Si intitola Django & Django: Sergio Corbucci Unchained il film-evento che arriva al cinema Il Nuovo il 15, 16 Novembre ore 19.45 e 17 novembre ore 20.00.
Quentin Tarantino, narratore d'eccezione, racconta perché Sergio Corbucci (morto nel 1990, a 63 anni) è "il secondo miglior regista di western italiani", come afferma l'agente di casting Marvin Schwarzs (Al Pacino) nel suo recente film C'era una volta a Hollywood.
E come conferma la sua scelta di realizzare Django Unchained ispirandosi a un film di Corbucci degli anni Sessanta.
Da un'idea di Nicoletta Ercole, Django & Django, presentato fuori concorso alla Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia, è scritto da Steve Della Casa e Luca Rea, che ne firma anche la regia.
Un omaggio al grande regista italiano con materiali d'epoca inediti, testimonianze, ricostruzioni per raccontare un cinema e una stagione irripetibili.
Django, Il grande silenzio, Gli specialisti, Il mercenario, Vamos a matar companeros, Cosa c'entriamo noi con la rivoluzione: i western di Corbucci come cinema della crudeltà, ma anche come grande invenzione e come metafora di tutte le idee che circolavano nell'Italia degli anni Sessanta. Con le testimonianze di Franco Nero (l'attore preferito di Corbucci) e Ruggero Deodato (l'aiuto regista di Django), con i super8 inediti realizzati sui set dei film del regista romano, con le immagini degli anni in cui il cinema italiano sapeva parlare a tutto il mondo. E con le animazioni che ricostruiscono un clima, uno spirito, un modo di vivere e di concepire il cinema.
"Con questo film abbiamo voluto al tempo stesso omaggiare un grande regista del passato (Sergio Corbucci) e un grande regista contemporaneo (Quentin Tarantino), raccontando con la sensibilità di oggi una grande stagione del nostro cinema - affermano Steve Della Casa e Luca Rea. - Abbiamo lavorato sulla memoria, abbiamo cercato materiali inediti, abbiamo dato spazio al racconto e alla passione. Abbiamo voluto raccontare un'epoca senza nostalgia, ma con affetto e con lo stesso senso del divertimento che è caratteristica dei due registi da noi omaggiati".