La seconda giornata della XVII edizione del Festival della Mente si apre in Piazza Matteotti alle 10 con la conferenza "Sonno e sogni" del neuroscienziato Piergiorgio Strata, che analizza il sogno dal punto di vista dell’attività cerebrale. Il sonno è caratterizzato dalla perdita dello stato di coscienza. In assenza di messaggi che provengono dal mondo esterno, il cervello mantiene una determinata comunicazione al suo interno mettendo insieme in maniera frammentata memorie recenti e lontane: da qui emergono contenuti che si manifestano come sogni, un'attività mentale da mettere sullo stesso piano di quella della veglia.
Sempre in mattinata, alle 11.30 al Canale Lunense, lo scrittore Paolo Di Stefano racconta l’emigrazione italiana del dopoguerra nell’incontro "I sogni in valigia". Nel 1946, a seguito di un accordo tra i governi di Roma e di Bruxelles, migliaia di giovani italiani andarono a lavorare nelle miniere belghe in cambio di carbone, allettati da promesse di agiatezza. I sogni di benessere, però, si tramutarono in sacrifici e nostalgia e, talvolta, in tragedie, che fecero ben presto dimenticare le premesse che li avevano spinti a partire.
È possibile per un uomo vivere in pace con i propri fantasmi? Alle 12.45 online sul sito del Festival lo scrittore francese Jean-Paul Dubois, vincitore del premio Goncourt, dialoga con il giornalista Stefano Montefiori su questi importanti temi esistenziali durante l’incontro "Far pace con i fantasmi".
Nel corso del pomeriggio, in piazza Matteotti alle 14.45, sarà invece Massimiliano Valerii, direttore del Censis, a interrogarsi sui sogni e sui desideri degli italiani nel mezzo della recessione globale causata dalla pandemia. Dati alla mano, quali sono i ritardi da colmare per essere un paese migliore? Quali sono le tappe da percorrere per avverare i nostri sogni di progresso e smentire le profezie più funeste?
Alle 15 al Canale Lunense l’artista, scrittrice e videoartista Ursula Biemann propone l’incontro "La Foresta cosmopolitica". L’artista svizzera orienta la sua ricerca verso luoghi remoti, dove investiga il cambiamento climatico e la politica ecologica del petrolio, dell’acqua, delle foreste e del ghiaccio. Nel suo lavoro, intreccia vasti paesaggi cinematografici con filmati documentari e scoperte scientifiche per narrare una realtà del nostro pianeta in evoluzione.
Tra gli ospiti della seconda giornata anche lo psicoanalista e sociologo Luigi Zoja, che alle 18 in piazza Matteotti è protagonista della conferenza "Sogni, visioni, profezie". Tema dell’incontro l’evoluzione del rapporto con i nostri sogni, che in pochi anni è cambiato più che nel resto della storia. La psicoanalisi se ne occupa dalle origini, quando il paziente li annotava su carta; oggi lo fa sullo smartphone. E all’analista racconta: "Non so più se questo l’ho sognato o visto sullo schermo". Il contatto con le immagini interiori è diluito da quelle preconfezionate. La fantasia si inaridisce. Ne soffrono l’insegnamento, la memoria, l’indipendenza nel lavoro, il quoziente d’intelligenza, la sessualità.
Dell’evoluzione del nostro rapporto con i sogni parla anche Arianna Cecconi, antropologa che collabora anche con il Centro del sonno di Marsiglia. Perché sogniamo? Da dove vengono i sogni? Le risposte mutano con il variare delle epoche e delle società. A partire da una ricerca etnografica nata sulle Ande e poi continuata in Europa, la studiosa esplora i diversi modi di sognare, raccontare, interpretare. L’incontro "Da dove vengono i sogni? Uno sguardo antropologico sulla notte" si tiene alle 18 in piazza d’Armi Fortezza Firmafede.
Alle 21.30 in piazza Matteotti lo scrittore Matteo Nucci, nel suo secondo intervento dal titolo "Il sogno della libertà. Salamina", torna a raccontarci del sogno della libertà degli antichi greci che, pochi giorni dopo la battaglia delle Termopili, riescono nell’impresa di distruggere l’immensa flotta degli invasori persiani nelle stette acque di Salamina. Gli invasori, ancora una volta, sono costretti a tornare indietro battuti.
La stessa sera alle 21.45 presso il Teatro degli Impavidi, il comico Giorgio Poretti, che prima di diventare un famoso attore è stato per 11 anni infermiere, propone lo spettacolo "Chiedimi se sono di turno", omaggio agli eroi che hanno portato il peso della recente pandemia. Il protagonista del monologo ci accompagna in un vorticoso viaggio per reparti dell’ospedale dove, tra speranze di guarigione e diagnosi che spengono i sorrisi, passa tutta l’umanità, la delicatezza, la vergogna e il rispetto di quando si ha bisogno d’aiuto.
Sabato, inoltre, si tiene il primo incontro dedicato ai più piccoli: "Alberi Maestri Kids", proposto dal progetto Pleadi, vede i bambini protagonisti di una performance itinerante ed esperienziale alla scoperta del mondo degli alberi e delle piante, principio e metafora della vita stessa. Ritrovo in piazza Capolicchio alle ore 10, 10.30, 15, 15.30, 17 o 17.30.
Domenica 6 settembre sono in programma: il filosofo teoretico Carlo Sini con il filosofo della scienza Telmo Pievani; lo scrittore iraniano Kader Abdolah in collegamento con Alessandro Zaccuri; l’architetto Alfredo Brillembourg in dialogo con l’urbanista ed esperta di politiche del territorio Paola Piscitelli (video); la psicologa e psicoterapeuta Anna Oliverio Ferraris; Matteo Caccia in collegamento con il giornalista e scrittore olandese Mathijs Deen; il neuroscienziato Sidarta Ribeiro (video); lo scrittore Eshkol Nevo in collegamento da Israele con lo psicologo e giornalista Massimo Cirri e con l’artista Pax Paloscia; l’anatomopatologa Cristina Cattaneo con Alessandra Tedesco; il fisico informatico Alessandro Vespignani (video).
Chiudono il festival: lo storico Alessandro Barbero sul Sogno nella letteratura medioevale e Telmo Pievani con la conferenza spettacolo Il segreto della serendipità.
Biglietti e ingressi: lezione inaugurale gratuita con biglietto; conferenze 4,00 €; spettacoli 10,00 €. Info su acquisti e modalità di accesso sul sito del Festival della Mente.
Viste le misure necessarie a tutela della salute del pubblico, quest’anno le modalità di accesso agli eventi sono cambiate, tutte le informazioni sono disponibili sul sito del festival. Le procedure d'accesso inizieranno a partire da circa un’ora prima dell'inizio dell'evento. Si consiglia di presentarsi con largo anticipo all'ingresso degli eventi per favorire un afflusso ordinato e in sicurezza.
Tutti gli eventi sono visibili anche online gratuitamente nei tre giorni della manifestazione sul sito del festival e sui canali Facebook e Youtube, a eccezione degli spettacoli e delle due spettacoli e delle due passeggiate per bambini.
(foto di repertorio)