Venerdì 21 agosto alle ore 21 a Varese Ligure (Salone della Compagnia - via della Chiesa) si terrà la presentazione del primo Volume del libro di Giorgio Pagano e Maria Cristina Mirabello “Un mondo nuovo, una speranza appena nata. Gli anni Sessanta alla Spezia ed in provincia”.
L’iniziativa è organizzata dalla Pro Loco di Varese Ligure. Interverrà Giorgio Getto Viarengo, storico locale; saranno presenti gli autori.
Il primo Volume è intitolato “Dai moti del 1960 al Maggio 1968”. Il secondo Volume uscirà in autunno con il titolo “Dalla primavera di Praga all’Autunno caldo”.
Il primo Volume contiene i Racconti. 1960-giugno 1968, le Immagini. 1952-giugno 1968 e i Documenti.
La presentazione inizierà con la proiezione del video “Un mondo nuovo, una speranza appena nata”, realizzato da Roberto Celi, del Gruppo Fotografico Obiettivo Spezia, e da Gian Paolo Ragnoli.
La Val di Vara è presente nel libro soprattutto con due esperienze pedagogiche di rilievo: il racconto del doposcuola di Càssego, voluto, con lo stesso spirito di don Lorenzo Milani, da don Sandro Lagomarsini e “Ricordi di scuola (Diario di una maestra)” di Linda Merciari, la narrazione della vita di una maestra in Alta Val di Vara dal 1957 al 1999.
Nella Prefazione lo storico Paolo Pezzino ha scritto:
“L’opera si segnala per l’utilizzazione di 330 testimonianze di donne e uomini che hanno vissuto le vicende degli anni Sessanta in provincia della Spezia (più quelle dei due autori). Le testimonianze non sono riportate nella loro integralità, ma inserite con frammenti all’interno della narrazione storica. Questa scelta consente di adottare uno stile di racconto coinvolgente e vivace, che fa sì parlare i testimoni, ma dà rilevanza e significato ai loro racconti all’interno di un contesto narrativo.
Altra caratteristica dell’opera è lo spettro veramente impressionante degli argomenti trattati: non ci si limita infatti agli aspetti più evidenti delle lotte sindacali degli operai, del movimento degli studenti, dei rapidi mutamenti del mondo politico, ma si prendono in considerazione anche l’evoluzione del costume, della cultura artistica e musicale, dei quadri ideologici, delle pratiche religiose.
I due volumi sono poi corredati da importanti apparati: una cronologia internazionale e nazionale, oltre che locale, appendici documentarie, le schede biografiche dei testimoni, e le fotografie, che fanno parte a pieno titolo dell’interpretazione e della narrazione storiografica.
In conclusione un’opera monumentale che restituisce alla Spezia, importante città industriale, il ruolo di primo piano che le spetta nel quadro dei sovvertimenti politico-sociali ed economici degli anni Sessanta”.