Oggi e domani si celebra la Solennità del Preziosissimo Sangue di Cristo, insigne reliquia custodita a Sarzana presso la Cattedrale di Santa Maria Assunta dal 1204, data della traslazione della Sede vescovile dall’antica città di Luni.
É tradizione degna di fede che la reliquia del Sangue versato da Cristo sia giunta infatti a Luni il Venerdì Santo nell'anno 782. Il Vescovo di Luni, Apollinare, e il Vescovo di Lucca, Giovanni, raccolsero sulla spiaggia di Luni un legno che aveva portato in salvo la reliquia custodita a sua volta entro un crocifisso di legno.
Secondo tradizione Nicodemo di Arimatea, sul Calvario, aveva riempito un'ampolla col sangue di Cristo ed aveva poi scolpito una croce con l'immagine del Salvatore, per contenere l'ampolla. Approdate fortunosamente sulla spiaggia di Luni la Croce, definita Sacro Volto, fu portata a Lucca dove è conservata, mentre la Reliquia rimase a Luni. Da Luni fu poi trasferita a Sarzana nel 1204, anno della traslazione della sede episcopale.
Il primo Reliquiario del Preziosissimo Sangue, databile all’VIII secolo, oggi custodito presso il Museo Diocesano, si presenta come un piccola cassetta, lavorata a sbalzo e a bulino, realizzata con spesse lamine d’argento. La decorazione a traforo, che richiama una matrice bizantina, arricchita da una serie di cerchi tangenti, di dimensioni degradanti verso l’altro, crea un ricamo a intaglio, con al centro una grande croce dorata e nei timpani laterali una piccola croce greca affiancata dalle lettere Alfa e Omega.
Nel 1596 Giovan Battista Salvago, Vescovo di Luni-Sarzana, dispose che la preziosa Reliquia venisse collocata in un nuovo reliquiario. Ci vollero alcuni anni affinché si arrivasse a realizzare il nuovo contenitore, terminato infatti solo nel 1616. Come possiamo vedere ancora oggi, venne scelta la forma ad ostensorio particolarmente adatta alla visione della
Reliquia durante le processioni. Sempre per volontà del medesimo Vescovo, si iniziò anche la costruzione del tempietto in cui la Reliquia ancora oggi si trova conservata. Alle spese occorrenti concorsero, in nobile gara, l'Opera della Cattedrale, il Vescovo, il Capitolo e i fedeli. Il vano destinato a custodire tutte le reliquie della Cattedrale é celato allo sguardo dei fedeli da una tela dipinta da Domenico Fiasella, che raffigura la “Gloria del Preziosissimo Sangue con Angeli”.
Nel dipinto, capostipite di una serie di opere dedicate al nuovo reliquiario, sono raffigurati due angeli che sostengono il reliquiario del Preziosissimo Sangue. In alto il Padre Eterno, che si affaccia da uno squarcio sulle nubi, lo accoglie con le braccia allargate. Sotto di lui la luna e il sole, a sottolineare la dimensione cosmica del Sacrificio di Cristo, in cui versando il suo sangue ha redento il mondo.
Culmina con questa festa una settimana che ha visto l’antica reliquia recata per la venerazione dei fedeli in tutte le parrocchie della città. Oggi pomeriggio, informa la diocesi, alle 17, dopo la Messa a cura della Congregazione del Prezioso Sangue, il vescovo Luigi Ernesto Palletti presiede i Primi Vespri della festa. Al termine, benedirà i fedeli sul sagrato della basilica concattedrale. Domani, alle 10.30, sempre secondo il programma fornito dalla diocesi, si terrà la Messa solenne presieduta dal vescovo, che verrà trasmessa in diretta da Tele Liguria Sud. Alle 17.30 Messa conclusiva. In chiesa, per le varie funzioni, potranno entrare, sulla base delle norme in vigore, sino a duecento persone.