A presentare il film ci sarà una donna meravigliosa come Luciana Castellina, una delle intellettuali italiane più importanti, sempre in lotta contro ogni tipo di discriminazione razziale, sociale, di genere, e con lei Fabio Ferzetti, uno dei critici italiani più autorevoli," queste le parole del regista Agostino Ferrante
È senza dubbio uno dei film più apprezzati di questa stagione, come ha appena confermato il David di Donatello per il Miglior Documentario, il più importante premio assegnato dal cinema italiano, che Selfie di Agostino Ferrente (già autore dell’acclamato ‘L’Orchestra di Piazza Vittorio’ e, con Giovanni Piperno, de ‘Le cose belle’) ha conquistato a coronamento di un anno trionfale: presentato in prima mondiale al Festival di Berlino, finalista agli EFA, designato come “Film della Critica” dal Sindacato Critici Cinematografici, vincitore di oltre 15 riconoscimenti in festival nazionali ed esteri, acclamato dalla stampa italiana e internazionale.
Un documentario che riesce a riportare tanto una cronaca e una realtà sociale, quanto a raccontare delle vite vere, intimamente, in modo coinvolgente, con commozione ed entusiasmo. In modo ‘spettacolare’ si direbbe, se non fossero vite profondamente reali. Partendo dalla vicenda individuale e tragica di un ragazzino di 16 anni, Davide Bifolco, colpito a morte durante un inseguimento da un carabiniere che lo aveva scambiato per un latitante. E dal ricordo che ne fanno due suoi amici, Alessandro e Pietro, dentro al Rione Traiano di Napoli, che accettano la sfida del regista di raccontare la loro quotidianità, i sogni, le difficoltà e aspirazioni, riprendendosi con un cellulare sotto la sua direzione. Un selfie cinematografico che instaura un rapporto tra i ragazzi, il regista, e un piccolo mondo pieno di quella umanità spesso offuscata dai pregiudizi di una stampa interessata solo agli aspetti bui, che magicamente diventa universale. Un potente congegno emotivo che ha saputo conquistare spettatori ovunque.
Selfie è una co-produzione Francia-Italia, prodotto da Marc Berdugo, Barbara Conforti insieme a Gianfilippo Pedote, una produzione Arte France e Magneto in coproduzione con Casa delle Visioni e con Rai Cinema in collaborazione con Istituto Luce Cinecittà e Reel One. Ha ottenuto il Patrocinio di Amnesty International Italia, che ha accompagnato il film in tante delle proiezioni e dibattiti pubblici che il film ha saputo animare in tutta Italia lungo quest’anno. Per l’Italia è distribuito da Istituto Luce Cinecittà