Si potrebbe parlare a lungo di questa differenza, oppure trovare le due categorie declinate assieme nelle opere di Eloisa Ruskowski, protagoniste della mostra promossa dall'Istituzione per i Servizi Culturali, che aprirà i battenti sabato 18 maggio alle ore 17.30 presso il Museo Etnografico G. Podenzana, in via del Prione 156 alla Spezia.
In esposizione alcune sculture polimateriche che, al di fuori della suggestione che emana dai personaggi rappresentati, raccontano di una maestria tecnica, un modo originale di fare contemporaneamente pittura e scultura. Creature fantastiche e ambigue, realizzate con una cura esecutiva che rivela un infinito amore per la definizione di ogni minimo particolare, e che raggiunge un perfetto equilibrio. Non sempre possiamo definirne l'identità: solo nel gruppo scenografico ispirato alla Turandot di Puccini (è la principessa che accoglie con la sua esotica imponenza il visitatore della mostra) riconosciamo i personaggi: Calaf, il principe ignoto, il Principe di Persia, Ping, Pang e Pong, la schiava Liù; negli altri casi sono presenze di un mondo "altro" che l'artista scopre nella mitologia e nella vena sotterranea delle leggende della sua terra e che innesta in un fantastico mondo denso di immaginazione.
Come per ogni poietès che riceve il dono ma conosce l'origine della sua creazione, tutto ciò che esce dalla mente e trova forma attraverso le mani sapienti di Eloisa Ruskowski è un'epifania la cui prassi creativa e stilistisca rivela e anzi dichiara il suo debito nei confronti dell'opera di Emanuele Luzzati: la ricchezza del mondo fantastico, l'immediatezza espressiva dello stile personalissimo del grande Maestro genovese si rivela nella versatilità delle opere in mostra e nell'uso scenografico di usare materiali diversi, dalle lane alle piume, ai collages di carte e tessuti, composti per dare vita a figure, bozzetti di scene, costumi, perfino gioielli.
Eloisa Ruskowski, nata alla Spezia nel 1971, si è laureata in Scenografia presso l'Accademia di Belle Arti di Carrara e ha partecipato a numerose esposizioni e concorsi. Si è occupata anche del rilevamento delle icone marmoree carraresi (da S. Ceccardo fino al mare) e ha collaborato alla ricostruzione della pavimentazione del Teatro della città romana di Luni.
La mostra, che inaugura il 18 maggio in concomitanza con la Giornata Internazionale dei Musei ICOM, proseguirà fino al 30 giugno in orario di apertura del Museo:
giovedì ore 10 – 12.30
venerdì sabato domenica ore 10-12.30/16.19
Info:
Museo Etnografico G. Podenzana
Via del Prione 156 La Spezia
Tel. 0187.258570
Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.