Applausi e molti complimenti per l'Opera firmata dalla regista Loredana Bruno
Il Maestro Kentaro Kitaya ha diretto con sensibilità e sapienza il quartetto d'archi Ensemble “Domenico Scarlatti”, così come coinvolgente e puntuale è stata l’esecuzione del Coro Lirico La Spezia.
Esibito un allestimento convincente, che ha bene introdotto lo spettatore nella descrizione della vita campestre, attraverso la scenografia e i costumi d'epoca. Molto apprezzata la leggerezza dalle coreografie firmate da Niccolo' di Stani. Lunghi applausi alla solennità della preghiera e all'intensità drammatica dei duetti.
Validi i cinque interpreti principali, sia nelle individuali caratterizzazioni dei personaggi sia nelle relazioni con gli altri; spiccano l’incisività vocale e la drammatizzazione di Maria Bruno, Santuzza, e l’intensità emotiva unita all'accurata interpretazione di Gianni Tridente,Turiddu. Davvero piacevole il timbro di Valentina Marconi nei panni di una sensuale Lola, disinvolto Andrea Rola che, più volte, ha ricoperto il ruolo di Alfio tanto da farlo suo, commovente la Mamma Lucia, interpretata da Sabrina Paluzzi.
I molti applausi convinti del pubblico durante le varie fasi dell'opera e i complimenti graditissimi dei melomani, presenti al Teatro Impavidi di Sarzana, sono stati lo spettacolo nello spettacolo.
Il Coro lirico La Spezia ringrazia tutti gli intervenuti e ancora il Comune di Sarzana per aver selezionato il progetto nell'ambito della “Call for ideas” e specialmente il Signor Livio Callegari che ha donato al Presidente del Coro Lirico La Spezia, in segno di stima e piena approvazione per l'esecuzione dell'opera, una pagina inquadrata tratta dal settimanale Silvio Pellico datata 28 Dicembre 1890, dedicata all'allora giovanissimo Pietro Mascagni.
Approfondimenti e foto pubblicati in © Sala Culturale CarGià Blog.
(Testo: Ezia Di Capua Vicepresiddente e Curatore Artistico Ass.ne Coro Lirico La Spezia)