Ne avevamo già parlato a luglio della nuova gestione del centro Dialma Ruggiero, l’importante centro culturale di Fossitermi che concilia integrazione e cultura come punti cardine della sua attività.
Oggi si è riaperto al pubblico, con una folla di curiosi ed artisti ad attendere di fronte al classico nastro tricolore.
“Il Dialma Ruggiero ha una storia ed un marchio difficile da mantenere, ma vogliamo impegnarci per gli utenti, la popolazione e l’amministrazione che ci ha dato questa opportunità”, queste le parole del presidente di Isforcoop Sergio Pinazzi.
Un centro vissuto e sentito dai cittadini, quello del Dialma Ruggiero, lo si capisce dalla quantità di persone presenti all’inaugurazione di oggi.
“Questo luogo aveva bisogno di una nuova anima - ha dichiarato il sindaco Pierluigi Peracchini - Abbiamo voluto questo cambiamento per creare maggior coinvolgimento, per fare comunità. La storia del Dialma è fatta di formazione, teatro, creatività e cultura e non può avere un’anima legata solo al Comune, ente freddo che gestisce una scatola. Spesso quelli che hanno delle disabilità sono lasciati a loro stessi, cercare di inserirli in un percorso vuol dire restituire una parte di umanità ed affetto a loro e alle famiglie. Questo deve diventare il luogo della gioia”.
La parola è passata a chi di cultura vive, come Andrea Cerri dell’Associazione Culturale Gli Scarti, che ha definito il Dialma un cantiere, un luogo sempre aperto dove si lavora e si produce cultura, ed ha ringraziato calorosamente tutti quelli che si sono impegnati per questa nuova apertura, anche volontariamente.
A toccare il tema dell’indifferenza come problema cruciale dei giorni nostri è stato Fra Gianluigi Amelio, Padre Guardiano del Convento Francescano di Gaggiola, prima della rituale benedizione: “Il Papa ha parlato della globalizzazione dell’indifferenza, non è questione di muri ma di cuore. Questa realtà è un antidoto a questa indifferenza che ci rende disumani”.