Alle ore 02.52 di un mattino di 97 anni fa, mentre sta infuriando un temporale con tuoni e fulmini, San Terenzo viene svegliata da un boato tremendo. L’intero paese fu colpito da un pioggia di detriti e sassi di ogni dimensione, provocando 144 decessi e oltre 800 feriti, molti dei quali sopravvissero con invalidità permanenti.
Numerose case del paese furono distrutte o scoperchiate e gli uliveti abbattuti. Quasi ogni famiglia poteva contare un lutto. Era il 28 settembre 1922 quando la collina di Falconara esplose come un vulcano spento ormai da anni e risvegliato all’improvviso. La polveriera lì realizzata alla fine della Prima Guerra Mondiale era saltata in aria con le sue 1500 tonnellate di esplosivo e munizioni appartenenti al Regio Esercito Italiano. La causa fu subito attribuita a un fulmine e anche la successiva inchiesta governativa confermò questa ipotesi, nonostante i nostri nonni non furono mai pienamente convinti da questa troppo facile spiegazione e costruirono fantasiose storie attorno a un probabile sabotaggio.
L’evento ebbe risonanza internazionale, finendo sulle pagine dei quotidiani di tutto il mondo.
Con il ricorrere del 97° anniversario di quella terribile notte, il Comune di Lerici vuole ricordare i suoi cittadini deceduti con due giorni di appuntamenti:
venerdì 27 settembre, alle ore 10:30 al Castello di San Terenzo, la studentessa universitaria e studiosa dell'evento Agnese Maranca ripercorrerà la cronaca di quei tragici giorni. Speciali spettatori del resoconto storico saranno gli studenti delle classi quinte della scuola primaria dell'Istituto Comprensivo lericino.
Sabato 28 settembre, alle ore 10, si svolgerà la cerimonia di benedizione e deposizione della corona commemorativa al Monumento ai Caduti di via Garibaldi e a seguire, alle ore 10:30 in Piazza Brusacà, avrà luogo il concerto della banda della Marina Militare, alla presenza di tutte le borgate del Comune di Lerici.
"Lo scoppio di Falconara è un evento impresso indelebilmente nella memoria di ogni cittadino lericino – commenta Leonardo Paoletti, Sindaco di Lerici -. Quasi ogni famiglia di San Terenzo è stata toccata dalla tragedia e, a distanza di novantasette anni, desideriamo ripercorrere i fatti di quella orribile notte. Un pezzo della nostra storia che è importante spiegare e far conoscere alle nuove generazioni, affinché mai se ne perda la memoria".