Via Cristoforo Colombo, 99
19121 La Spezia SP
Tel. 0187 24422
Dal 12 al 14 novembre.
Ecco la programmazione dei tre cinema.
L'incontro sarà condotto da Camila Raznovich. Si può evitare una guerra? I governi possono scegliere di non bombardare o uccidere? L’impegno delle persone comuni può ostacolare la costante corsa alla guerra?
La testimonianza di chi vive e vede tutti i giorni gli effetti dei conflitti, mettendo a disposizione la propria professionalità curando persone; il racconto di chi ha scelto il mestiere della guerra; la voce di chi è indifferente perché è una problematica che si trova altrove, lontana dalla sua quotidianità o di chi ha scelto di mettere davanti a tutto il progetto dell’abolizione della guerra. Attraverso tutto questo, con la visione di filmati, di fotografie e il contributo degli studenti si troveranno delle possibili risposte alle domande per far emergere che la guerra è scelta e non inevitabilità.
Alcune tra le scuole preiscritte saranno selezionate da EMERGENCY per contribuire ai contenuti dell’8 novembre. Saranno coinvolti gli studenti attraverso video interviste (da settembre fino alla metà di ottobre) in cui esprimeranno le loro riflessioni, opinioni e suggerimenti sul tema.
Gli argomenti trattati nell’edizione dello scorso anno hanno suscitato interesse da parte di studenti e insegnanti e una costante richiesta di approfondimenti anche per i tragici sviluppi attuali. Per la vastità dell’argomento quest’anno si vuole dare continuità al tema della guerra, che per la sua complessità richiede una maggiore riflessione.
Le scuole che non hanno partecipato nel 2017 sono invitate a guardare la registrazione di LA GUERRA È IL MIO NEMICO, disponibile su YouTube, per conoscere, informarsi e agevolare il confronto in classe prima della diretta.
Gli istituti che hanno partecipato alla passata edizione potranno rivedere la registrazione. Tutti gli interessati potranno inviare richieste di approfondimento sui temi trattati entro e non oltre il 7 ottobre*.
Presentato come Evento Speciale alla 71esima edizione del Locarno Festival, arriva in Liguria al Cinema Il Nuovo La Spezia Martedi 6 novembre ore 21.15 “Sembra mio figlio” di Costanza Quatriglio. Una storia vera, una favola d’amore e di speranza. Sfuggito alle persecuzioni in Afghanistan quando era ancora bambino, Ismail vive in Europa con il fratello Hassan. La madre, che non ha mai smesso di attendere notizie dei suoi figli, oggi non lo riconosce. Dopo diverse e inquiete telefonate, Ismail andrà incontro al destino della sua famiglia facendo i conti con l’insensatezza della guerra e con la storia del suo popolo, il popolo Hazara.Costanza Quatriglio è una personalità di rara costanza, professionalmente e umanamente, ha fornito prove molto convincenti della sua fiducia nel cinema come strumento etico per capire la realtà. La nuova prova è 'Sembra mio figlio' (...) viaggio di estrema fatica morale e materiale, un viaggio all'indietro nel suo inconscio fino a trovarsi tra donne in attesa di deportazione: scena magica. Non c'è alcuna retorica: immagini, silenzi, sguardi sono eloquenti e il volto di Ismail (Basir Ahgang) è quello di tutti noi, figlio di ognuno.Il
Nell'anno in cui si festeggia il centenario della nascita di Ingmar Bergman, IL CINEMA IL NUOVO grazie alla Cineteca di Bologna non poteva non cogliere l'occasione per riportare nei cinema, attraverso il suo progetto Il Cinema Ritrovato. Al cinema, per la distribuzione dei classici restaurati, uno dei film più iconici del regista svedese: Il settimo sigillo, fresco di un ottimo restauro realizzato dallo Svenska Filminstitutet.
Realizzato nel 1957, Il settimo sigillo racconta del cavaliere Antonius Block (Max von Sydow) e del suo scudiero Jöns (Gunnar Björnstrand): i due, reduci disillusi delle Crociate, fanno ritorno nella Svezia del Trecento e la trovano in balia della peste e della disperazione. Su una spiaggia Block incontra la Morte e, in una delle più efficaci alternanze campo/controcampo mai realizzate, la sfida a una partita a scacchi per prendere tempo e poter compiere un’azione che dia un senso alla sua vita. L’evocazione visionaria, tragica e farsesca del Medioevo scandinavo racchiusa nel Settimo sigillo ha origini remote che affondano nelle fantasie d’infanzia dell’autore. Capolavoro tra i capolavori di Bergman, questa grande allegoria dell’uomo in cerca di Dio e in balia della morte, torna a parlarci con la potenza grafica del suo paesaggio e la chiaroscurale profondità della sua inquietudine. ORARIO SPETTACOLI MARTEDI 6 NOVEMBRE ORE 19.00 MERCOLEDI 7 NOVEMBRE ORE 21.00 ( Vista l'eccezionalità dell'aevento il film verrà riproposto anche fine novevembre)
Per la prima volta al cinema.
Cinque registi del nuovo cinema portoghese saranno i protagonisti della prima edizione di “Luso”, la prima mostra itinerante che porterà in Italia il giovane cinema del Portogallo da Lunedi 5 Novembre approda anche a La Spezia al cinema Il Nuovo per cineque lunedi consecutivi fino al 3 dicembre . Cinque film che hanno affascinato pubblico, giurie e critica dei festival internazionali e che finalmente potranno essere apprezzati anche dal pubblico grazie al progetto di cinema itinerante che mette assieme più di 25 città italiane.Una selezione di film inediti in Italia in versione originale portoghese sottotitolata. Luso – Mostra itinerante del nuovo cinema portoghese è organizzata da Associazione Il Sorpasso – promotrice in Portogallo e in Brasile della Festa del Cinema Italiano – e Arch Film, casa di distribuzione indipendente italiana, in collaborazione con Fundação Calouste Gulbenkian, Ambasciata del Portogallo di Roma, da Instituto Camões e Slingshot Films, Cinema Il Nuovo. . Il Portogallo negli ultimi anni ha attirato l’attenzione dei media internazionali per il momento sociale e politico che sta vivendo, ma anche essere diventate una delle mete preferite dei turisti italiani. Parallelamente anche il cinemaportoghese sta avendo molto successo nei festival internazionali ma isuoi giovani autori ancora in Italia non hanno avuto modo di essere conosciuti. Apre la rassegna Lunedi 5 novembre ore 21.15 A fabrica de nada” di Pedro Pinho, presentato a Cannes nella Quinzaine des realisateurs. Una notte un gruppo di operai scopre che la direzione della fabbrica in cui lavorano ha organizzato il furto dei macchinari. Capendo che si tratta di un inequivocabile segno dell’imminente fallimento della ditta, alcuni di loro rifiutano la buona uscita e occupano la fabbrica. Con loro grande sorpresa, però, i dirigenti spariscono nel nulla, lasciandoli soli a decidere. Lunedi 12 novembre è la volta “São Jorge, premio Orizzonti per la Miglior interpretazione maschile a Nuno Lopes alla 73a Mostra del cinema di Venezia. Nel 2011 il Portogallo comincia l“anno della Troika” (la ristrutturazione economica imposta da Ue, Fmi e Bce), che fece raggiungere ai portoghesi picchi di debito sconcertanti, con un numero crescente di famiglie e società impossibilitate a restituire i prestiti; Jorge è un pugile disoccupato medita di tornare in Brasile. Per ripagare i debiti econvincere la moglie a restare in Portogallo, Jorge accetta il lavoro di esattore con un’agenzia di riscossione debiti . Si arriva al 19 Novembre con “Cartas de guerra” di Ivo Ferreira, presentato in concorso alla Berlinale. 1971, Antonio viene arruolato nell’esercito come medico in uno dei peggiori scenari della guerra coloniale, l’Angola Orientale. Conosceremo la sua storia, i suoi tormenti e le sue speranze attraverso le lettere che per due anni invia a Maria Josè, la sua amata rimasta in Portogallo. Basato nella raccolta di lettere di António Lobo Antunes, uno dei più importanti scrittori di lingua portoghese, Il 26 Novembre “Verão Danado” di Pedro Cabeleira, Menzione Speciale al Festival di Locarno. L’estate di Chico comincia nella casa di campagna con i suoi nonni, all’ombra di un albero di limoni. Ma questa è solo una parentesi. La sua vita ormai è a Lisbona, dove si è laureato e dove dovrebbe cercare lavoro. Chico trascorre invece pomeriggi oziosi e infinite serate in giro per la città, con gli stupefacenti e la musica a creare atmosfere psichedeliche che rimandano eternamente l’arrivo dell’età adulta. Si chiude la rassegna Lunedi 3 dicembre con “Ramiro” di Manuel Mozos, presentato in concorso alla Viennale . Ramiro è un libraio di Lisbona e poeta in perpetuo blocco creativo; vive, tra frustrazione e conformismo, tra il suo negozio e l’osteria, accompagnato dal suo cane, dai fedeli compagni di bevuta e dalle vicine: un’adolescente incinta e la nonna convalescente . Lui continuerebbe di buon grado questa vita quotidiana pacata e anacronistica, ma degli eventi degni di una telenovelainvadono questa bolla.
Sito ufficiale della manifestazione: https://luso-cine.com/
Cosa significa parlare di disobbedienza in una società in cui i tabù hanno quasi cessato di esistere? Per esplorare un desiderio d’indipendenza femminile che non può essere ridotta a pura ribellione anticonformista, ma che ha radici più profonde e intime, Rachel Weisz e Frida Torresblanco portano sul grande schermo Disobedience, il romanzo di Naomi Alderman su una storia d’amore proibito tra due donne di una comunità ebraica ultraortodossa. Weisz interpreta l’emancipata Ronit, che, tornata in Inghilterra dagli Stati Uniti per il funerale del padre, si ritrova a fare i conti con il passato da cui era fuggita. In particolare con Esti, suo amore di gioventù (Rachel McAdams), e l’attuale marito di lei nonché suo cugino Dovid (Alessandro Nivola).
Sebastián Lelio, regista cileno con base a Berlino, traccia un ritratto dolcemente umano di un triangolo di relazioni tumultuose in cui l’eros s’intreccia con l’amicizia, la passione si scontra con l’amore per Dio. Un intero spettro di emozioni magistralmente interpretate in particolare da McAdams, che non ha paura di apparire in versione «tzniut», con abiti e parrucca che ne castigano la femminilità. Dopotutto le due produttrici cercavano dei ruoli in cui le donne non fungessero da mero supporto al personaggio maschile, donne intelligenti, determinate e capaci di decidere per loro stesse. «Ciò che ho trovato davvero fantastico sono le caratteristiche di grande umanità di questi personaggi, con tutti i loro dubbi e difetti, con il loro perdono e la disobbedienza» afferma l’altro produttore Ed Guiney. Personaggi che oscillano appunto tra desiderio e senso di colpa, tra la passione più sfrenata e la mortificazione, se non addirittura la punizione, di sé.
Vincerà la ribellione o il bisogno di appartenere a una comunità ed esserne accettati? Quello che avviene tra Esti e Ronit, per quanto estremizzato dal contesto ultraortodosso (nel quale il regista e la sceneggiatrice Rebecca Lenkiewicz si sono immersi in prima persona, in quella che hanno definito “lo studio forense più interessante” del loro lavoro), rispecchia un conflitto presente nella nostra società. «Stiamo combattendo una guerra nella quale solo alcune relazioni sono considerate legittime» spiega Lelio, «una guerra a chi impone limiti e con quale autorità lo fa. Questa è una storia i cui personaggi sono disposti a cambiare ed evolvere ma, per farlo, devono riuscire a farsi strada in un sistema rigido. Questo confronto rispecchia ciò che la nostra società si trova ad affrontare oggi, giorno dopo giorno, in tutto il mondo». ORARIO SPETTACOLI
Mercoledi 31Ottobre
ORE 16.00-18.00-21.15
Giovedi 1 Novembre
Ore 15.00-17.15-19.30-21.30
Venerdi 2 Novembre
Ore 16.00-18.00-21.15
Sabato 3 Novembre
Ore 15.30-17.45-20.00-22.00
Domenica 4 Novembre
Ore 15.00-17.15-19.30-21.45
Tutta la programmazione.
Il film evento che racconta la vita del ballerino e coreografo.
IL CINEMA IL NUOVO LA SPEZIA è lietaodi annunciare quello che sarà il secondo appuntamento delle dirette via satellite da Londra nelle sale italiane.
Si tratterà della seconda opera dell’epopea l’Anello del Nibelungo di Richard Wagner, La Valchiria, una delle composizioni più imponenti del suo repertorio operistico. Così, domenica 28 ottobre alle ore 18.00, trasmessa in diretta via satellite, La Valchiria rivivrà sugli schermi italiani in diretta dal palcoscenico della Royal Opera House, in una nuova produzione del regista Keith Warner con Antonio Pappano a dirigere il cast.
L’intero ciclo è costituito da quattro opere e rappresenta un viaggio che va dalla nascita di un mondo popolato da dèi, eroi e mostri, fino alla sua distruzione. Questa saga epica ritrae ogni tipo di emozione umana con musica e idee straordinariamente intense.
L’Anello del Nibelungo è sempre un evento speciale del calendario operistico: un’esperienza indimenticabile. La Valchiria è la seconda opera del ciclo e presenta brani memorabili, come la Incantesimo del fuoco e Cavalcata delle valchirie. Ma tra fuochi d’artificio musicali e mitologia nordica, al centro di quest’opera ci sono le complesse vicende degli indimenticabili personaggi: i gemelli Siegmund e Sieglinde, interpretati da Stuart Skelton e Emily Magee, Wotan (John Lundgren) e la figlia valchiria Brünnhilde, interpretata da Nina Stemme, e Sarah Connolly nei panni di Fricka. Direttore Antonio Pappano
Dopo essersi conquistato a Venezia 73 il Premio Orizzonti per il meraviglioso corto La voz perdida, Marcello Martinessi è pronto a esordire quest’anno sul grande schermo con il suo primo lungometraggio, Las Herederas. Distribuito in Italia col titolo Le Ereditiere, la prima prova al lungo di Martinessi ha già avuto modo di farsi abbondantemente conoscere a Berlino. Tra i premi vinti infatti appena qualche mese fa primeggiano niente meno che l’Orso d’Argento per la Miglior Attrice e il Premio Fipresci della critica internazionale.
Tra l’imperversare di certi giganti messicani (Iñarritu, Del Toro, Cuarón), quella dell’intimo e delicato cinema paraguayano è senz’altro una bella, bellissima, sopresa. Una sorpresa che ha il profumo delle case dei vecchi e i modi di certa aristocrazia latino-americana in declino. Martinessi, forte di un cast femminile davvero eccezionale, riesce a prendere uno spaccato di vita comune e a restituircelo con infinita delicatezza ed eleganza d’immagini. Bastano un’automobile, qualche sigaretta, un vassoio d’argento…
Le ereditiere di Martinessi sono donne forti, legate da una profonda tenerezza e dai comfort di una vita agiata. Un’accusa di fronde è però quanto basta per rivoluzionare la vita delle due: carcerata Chiqui (Margarita Irun) e improvvisata taxista Chela (Ana Brun). La comparsa di una terza donna, Angy (Ana Ivanova), è la chiave di svolta in una vita apparentemente destinata alla privazione e al compromesso. Tra i taciti moti dell’orgoglio, della complicità e della passione prende splendidamente corpo un film che sembra richiamare alla memoria certo dramma da camera fassbinderiano. E che ci lascia totalmente spiazzati di fronte l’estrema autenticità e naturalezza d’intepretazione.
La macchina da presa di Martinessi indugia ora su queste dinamiche, ora sugli oggetti che ne fanno parte, con tatto e discrezione, senza temere i silenzi o i tempi lunghi. Anzi, prediligendo i giochi di sguardi, di specchi e l’estetica delle piccole cose. Il risultato è un lungometraggio audacemente semplice, delicato; estremamente allusivo, eppure, allo stesso tempo, lucidamente esplicito (l’attrazione omoerotica, la depressione…). Per tutti questi motivi – aldilà di qualche imperfezione – e per il merito di tenere alta la bandiera del cinema latino-americano, Le Ereditiere è senz’altro una pellicola da recuperare AL NUOVO LA SPEZIA : GIOVEDI 25 ore 18.00- VENERDI 26 Ore 18.00-20.15 SABATO 27 Ore 18.00 DOMENICA 28 ore 14.30
l nuovo film di MooreFahrenheit 11/9 arriva anche a La Spezia al Cinema Il Nuovo , un piccolo evento che si spera possa avere un più ampio respiro. Michael Moore torna alla regia e sullo schermo in forma smagliante. Esattamente 14 anni dopo Fahrenheit 9/11, vincitore della Palma d’oro al Festival di Cannes e campione d’incassi con 222 milioni di dollari in tutto il mondo, il regista è tornato a osservare la politica americana e l’inquilino della Casa Bianca con Fahrenheit 11/9, titolo che ribalta l’11 settembre di un tempo per soffermarsi su quel 9 novembre 2016 in cui Donald Trump è stato eletto 45esimo Presidente degli Stati Uniti.
Provocatorio e sarcastico, il film ma anche il regista è stato accolto con una ovazione alla Festa del Cinema. Fahrenheit 11/9 ha il grande pregio di essere vero, crudele (perché diretto). Un racconto ben costruito che mostra la tremenda messa in discussione della democrazia che sta avvenendo negli ultimi anni in tutto il mondo occidentale. Un cambiamento radicale che è dipeso da scelte assurde oltre che irresponsabili commesse dagli stessi “democratici”. Nelle due ore di film, oltre a sottolineare il pericolo Trump con un suo personale “io ve lo avevo detto”, Michael Moore giunge perfino ad un paragone con Adolf Hitler, inserendo in alcune scene la voce del Presidente Trump sulle immagini di uno dei discorsi del dittatore.
Il tutto prende piede dalla decisione del partito Democratico di spingere l’elezione di Hillary Clinton per poi fare un passo indietro verso la descrizione della crisi idrica della sua città Flint nel Michigan, da sempre scenografia dei suoi film. Nella cittadina, un pessimo governatore ha pensato bene di costruire un inutile acquedotto per poi rifornire la città, che conta una maggioranza di cittadini di colore, delle acque di un fiume inquinato, invece delle limpide acque del lago Huron. ll risultato è stato un avvelenamento da piombo che ha colpito tutti, in particolare i bambini. E qui, senza spoilerare troppo, arriva anche il dito puntato contro Barack Obama, l’uomo della speranza! Fahrenheit 11/9 è questo, un racconto di situazioni interne corrotte o ribaltate, non portate alla luce e lontane dalle glorie governative. Moore fa una raccomandazione a tutti noi: “be Italy again”.
ORARI SPETTACOLI : GIOVEDI 25 E VENERDI 26 ORE 21.30 SABATO 27 ORE 22.00 E DOMENICA 28 MATTINEE ORE 10.30 e SERALE 22.30
Tutta la programmazione.
Dal 25 ottobre.
Tutta la programmazione.
Una firma per rafforzare il protocollo per la difesa del lavoro e contro il massimo ribasso negli appalti e una giornata di sensibilizzazione.
Magistrale interpretazione di Emma Thompson.
Tre straordinari appuntamenti per la nuova stagione degli Anime al Cinema Il Nuovo La Spezia.
Lunedì 15 ottobre alle 20:15 AL NUOVO LA SPEZIA arriva la stagione 2018-2019 della Royal Opera House di Londra, distribuita al cinema da Nexo Digital.
"Renzo Piano l'architetto della luce" al cinema.
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