L'assemblea dei dipendenti del Comune di Sarzana, riunitasi nei giorni scorsi, sulla base di quanto illustrato dalle Organizzazioni Sindacali e dalla RSU dell'Ente, ha preso atto del protrarsi dello stallo della trattativa sul contratto decentrato; della mancanza di proposte che delineino un assetto organizzativo efficiente dell'Ente; dell'inesistenza di un confronto sul piano dei fabbisogni occupazionali che tenga conto dei pensionamenti dei dipendenti sia per raggiunti limiti di età, che a seguito della cosiddetta “quota 100”; ha lamentato un assoluto disinteresse da parte dell'amministrazione nei confronti dell'opinione dei lavoratori e quindi la mancata condivisione ed il coinvolgimento delle rappresentanze sindacali nei processi riorganizzativi, che ad oggi appaiono molto confusi e poco funzionali.
Si è infatti assistito in questi mesi a spostamenti di personale eseguiti almeno apparentemente in modo improvvisato; effettuati nel tentativo di coprire carenze d'organico e che hanno invece prodotto scoperture in diversi servizi. Vi è stato un continuo rinvio o annullamento degli incontri sindacali fissati, a dimostrazione di uno scarso rispetto dei lavoratori e dei loro rappresentanti.
In un tale contesto si è inserito poi l’articolo pubblicato a mezzo stampa per effetto delle dichiarazioni di un esponente della maggioranza consiliare, che in modo equivoco e generico ha messo in dubbio la serietà e la correttezza di una parte dei lavoratori dell’Ente, sottintendendo un loro comportamento volutamente ostruttivo nei confronti dell'amministrazione.
I lavoratori del Comune di Sarzana meritano rispetto e stima da parte del proprio datore di lavoro ed in quanto dipendenti pubblici svolgono la propria funzione al servizio dei cittadini e della comunità in modo professionale ed imparziale, senza misurare la propria attività lavorativa in base al colore politico di chi è alla guida dell'Ente. In tale ottica rigettano pertanto al mittente qualunque illazione volta a denigrarli.
L'assemblea ha registrato chiari segnali di insofferenza da parte dei lavoratori, poiché se è pur vero che con serietà e disponibilità si sono attesi 12 mesi dall'insediamento di questa nuova amministrazione, nella speranza di percepire qualche cambiamento positivo e concedendo un congruo lasso di tempo affinché la nuova classe dirigente politica prendesse confidenza con le modalità di funzionamento della macchina comunale, oggi la misura è colma. Ed il personale non è più disponibile a tollerare oltre le inefficienze determinate dalle mancate assunzioni, dai carichi di lavoro mal distribuiti, dagli incentivi economici che tardano ad arrivare o che sono letteralmente saltati, piuttosto che dall'azzeramento contemporaneo di tutti i vertici dirigenziali del Comune e dall'appiattimento verso il basso di ogni riconoscimento economico ai funzionari che stanno supplendo a tali assenze. Senza considerare il fatto che a molti dipendenti viene chiesta una disponibilità che va ben oltre il normale orario di lavoro, proprio a causa dell'organico inadeguato, salvo poi, come nel caso della polizia locale, vedersi retribuire le spettanze dopo oltre un anno.
Pertanto l'assemblea ha dato mandato alle Organizzazioni Sindacali e alla RSU di richiedere un immediato confronto politico con il sindaco, al fine di definire un percorso concertativo concreto e con tempistiche determinate, su tutte le tematiche suesposte, in modo da dare un chiaro segnale di attenzione nei confronti degli uffici comunali e conseguentemente dei servizi erogati ai cittadini.
Nel caso in cui tale incontro non si svolgesse in tempi rapidi o non portasse ad una soluzione nel breve periodo dei problemi rappresentati, è stato dato mandato alle RSU e alle Organizzazioni Sindacali di indire lo stato di agitazione del personale comunale e di avviare tutte le conseguenti procedure di mobilitazione.