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L'opposizione all'attacco su Enel e prepara un referendum, Liguori: "Peracchini si dimetta!" In evidenza

di Francesco Truscia - Le opposizioni insorgono sulla vicenda Enel, Liguori chiede un passo indietro del sindaco e ci si prepara un referendum consultivo.

"Gli spezzini hanno due sogni: vedere il nuovo ospedale e la chiusura dell'Enel", così ha esordito il consigliere di LeAli a Spezia Guido Melley durante la conferenza stampa dell'opposizione (tranne il Movimento 5 Stelle) in merito alle iniziative da mettere in campo sulla vicenda Enel che sarà protagonista del prossimo consiglio comunale straordinario di questo lunedì 10 giugno.

In primis una mozione divisa in due parti, come ha spiegato la consigliera del Partito Democratico Federica Pecunia: "Nella prima parte si ripercorre la storia di come siamo arrivati al consiglio comunale di lunedì con le posizioni tenute dalle opposizioni e dall'amministrazione, nell'altra parte impegniamo il consiglio comunale e il sindaco a prendere una posizione forte nei confronti della riconversione delle aree Enel e delle dismissioni della centrale. Oggi l'amministrazione accetta supinamente le decisioni di Enel sul sito di Vallegrande mentre la precedente amministrazione ha fatto tutto quello che poteva fare per mandare via Enel".

La consigliera del PD si rifà al "messianico" (tanto atteso) studio Enea e le sue 3 alternative di mercato per le sviluppo di quelle aree: "No alla centrale a turbogas, riapriamo un tavolo di confronto con la città perché quelle aree devono essere un volano della strategia economica dell'intera provincia" ha concluso la consigliera Pecunia puntando il dito sul documento votato in consiglio comunale dalla maggioranza che apriva potenzialmente anche allo scenario di una centrale a gas.

Prima volta, al tavolo di presentazione delle iniziative dell'opposizione, per il consigliere Massimo Caratozzolo che l'opposizione l'ha fatta, anche se dai banchi della maggioranza. "Le commissioni vengono negate, abbiamo chiesto di ascoltare l'amministrazione, Enel, i sindacati e gli ambientalisti. Ci siamo ritrovati con un'amministrazione che non parla, mentre Enel ci dice che sarà libera dopo il 26 giugno, perdiamo anche un mese ai loro comodi. Peracchini è un ottimo avvocato ma delle cause altrui".

Un opposizione che non si ferma ad una mozione da presentare in consiglio comunale (si preannuncia un dibattito infuocato per lunedì sera). Se non si troverà l'unità d'intenti ci si prepara ad un referendum consultivo sulla vicenda Enel.

"La mobilitazione è forte - ha ricordato il consigliere Massimo Lombardi - si sente la voglia di partecipare al destino della città. Questa è una mozione di merito, non ideologica, che guarda a quelle indagini epidemiologiche, ad esempio, che non sono state fatte. Formalmente l'indagine epidemiologica era stata richiesta quattro anni fa dal Comitato Spezia Via dal Catbone alla Procura, ma c'è stato un silenzio agghiacciante"

C'è chi tra i consiglieri non ha usato giri di parole ed è andato dritto al punto: "La centrale a gas che dovrebbe subentrare a quella a carbone consumerebbe 800 milioni di tonnellate l'anno di gas, che vuol dire mandare nell'aria 70 tonnellate annue di ossido di carbonio e 30 tonnellate di polveri sottili con un'infinità di sostanze inquinanti. Il sindaco ha basato la sua campagna elettorale sulle tematiche ambientaliste, un sindaco serio dovrebbe dimettersi a fronte di questa situazione, non ha mantenuto fede alle promesse date invece si nasconde dietro i "non sapevo" o dando colpe alle giunte del passato. Siamo pronti ad una dura lotta".

Il consigliere Melley ha rispedito al mittente le accuse secondo cui le sinistre avrebbero voluto la centrale dagli anni 60 in poi "Scelte legate a quegli anni derivate da altri componenti" o le "colpe" dell'ex Ministro dell'Ambiente Andrea Orlando "Se non del ministro Di Maio, perché abbiamo sentito pure questo. La città che deve pretendere questo tavolo di confronto. Per questo siamo pronti, se il consiglio comunale lunedi non si esprimerà all'unanimità sul tema, a coinvolgere tutta la cittadinanza con un referendum consultivo, non è una minaccia ma la città ha il diritto di dire come la pensa".

Ci si prepara anche ad una prima iniziativa per ascoltare direttamente i cittadini con un incontro a Melara, per l'esattezza in Via dei Pini: "La organizzeremo nella prossima settimana - ha ricordato la consigliera Federica Pecunia - Ci mobiliteremo proprio da lì, dove si sente più forte il tema. In merito agli studi epidemiologici, ce n'erano 3 che prendevano in esame 3 tematiche differenti, ho chiesto l'accesso agli atti per capire se è in corso ma non ho mai ricevuto risposta".

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