In esito ad una lunga e complessa attività investigativa, militari delle Stazioni Carabinieri Forestale della Spezia, Sarzana, Borghetto Vara, Sesta Godano e Varese Ligure, insieme a militari del NIPAAF della Spezia, per un totale di venti unità, hanno proceduto, nella giornata odierna, al sequestro, in esecuzione del relativo provvedimento del GIP del Tribunale della Spezia, di un impianto di triturazione inerti operante in località Ghiarettolo/Falaschi.
Contestualmente, i militari, in esecuzione del provvedimento del Pubblico Ministero competente, hanno provveduto alla perquisizione dei locali della sede operativa, sita nell’impianto, e di quelli della sede legale, a Carrara, con acquisizione e sequestro di documenti utili all’indagine.
Dall’indagine era, infatti, emerso che l’attività di triturazione degli inerti, che ha comportato la gestione di almeno 100 mila tonnellate di materiale di cava, veniva svolta senza alcuna valida autorizzazione, anche con riferimento allo scarico di acque reflue industriali e l’emissione in atmosfera delle particelli industriali da parte dell’impianto fisso e di quello mobile, ed in violazione della normativa in materia di rifiuti speciali.
I militari hanno inoltre accertato che alcune strutture dell’impianto, che insiste su area di particolare pregio ambientale (area SIC, sito di interesse comunitario) erano state realizzate, o ampliate, senza alcun titolo edilizio, senza autorizzazione paesaggistica e senza nulla osta del Parco Monte Marcello-Magra, nel cui territorio operava l’impianto.
I militari hanno, conseguentemente, segnalato alla competente autorità giudiziaria, per tutti i reati di cui sopra, il legale rappresentante della società interessata, la quale sarà oggetto dell’ulteriore procedimento relativo alla responsabilità giuridica delle società di cui al D.Lgs. n. 231/2001.