La vita di Cristina e della sua famiglia cambiò il 18 novembre 1981 quando, quindicenne, venne investita da un'auto, sotto casa.
Da allora ha vissuto in uno stato definito di "minima coscienza", accudita dai genitori. Nel 1991 morì la madre e da allora al suo fianco è sempre stato il papà Romano, che non la ha mai lasciata un attimo, dandole tutte le attenzioni e le cure di cui aveva bisogno.
Nel 2011 il sindaco di Bologna Merola diede a Cristina la cittadinanza onoraria e dall'anno seguente la donna venne ospitata nella Casa di accoglienza per famiglie con persone in stato vegetativo, a Villa Pallavicini. Sempre con il padre al suo fianco.
L'uomo le è stato vicino sino all'ultimo: Cristina è morta ieri,10 aprile 2019, all'ospedale Maggiore di Bologna, dove era ricoverata da alcuni giorni.
In tutti questi anni il padre si è sempre battuto per il diritto all'assistenza, creando anche una associazione che porta il nome della figlia. La storia di Cristina è raccontata anche nel libro "Se si risvegliasse domani?".