150.000 euro per la pulizia pasquale di Marinella e Fiumaretta e una perplessa valutazione sul “contratto di fiume”.
L’Assessore regionale Giacomo Giampedrone non si esime dallo spiegare, a margine della visita con il Presidente Toti agli argini del Magra a Camisano, l’organizzazione per la pulizia spiagge dei due Comuni.
“Il contributo della Regione dedicato alle spiagge è di 150.000 euro di cui, dopo aver effettuata la giusta disanima del materiale accumulato, due terzi ad Ameglia ed un terzo a Sarzana – ha spiegato l’Assessore – credo sia il primo anno che i due Comuni partano assieme nella pulizia, prima di Pasqua ed in sinergia con i privati. In anticipo sui tempi classici le spiagge saranno pulite, ed ai soldi stanziati dai Comuni si aggiungeranno quelli della Regione”.
Soldi stanziati prettamente per la raccolta e non per lo smaltimento, che è un servizio che per sua natura compete solo ai concessionari privati e all’Ente.
Nel mentre i lavori di raccolta sono partiti con la speranza che non sopraggiunga un’altra fiumana.
“Rispondiamo certamente ad un tema emergenziale ma c’è anche un tema di compartecipazione della parte concessionaria privatistica che è fondamentale – ha aggiunto Giampedrone – come Regione diamo un contributo a un litorale che paga, rispetto ad altri non sottoposti, lo scotto dell’azione del fiume. Anche quest’anno Sarzana ed Ameglia hanno pagato significativamente questo scotto”.
Ameglia ha stanziato circa 60.000 euro, attinti anche nella tassa di soggiorno e ha nella pulizia delle scogliere la sua parte più impegnativa, Sarzana ha di suo più spiaggia ma il Sindaco Ponzanelli è tranquillo e sicura di avere le spiagge fruibili entro Pasqua.
L’Assessore coglie l’occasione della “problematica fiumana” per parlare del “contratto di fiume” proposto da molti, seppure con qualche perplessità: “Può anche essere un modo per affrontare la gestione ordinaria ma manca un braccio operativo, quello che ho sempre detto: il Canale Lunense. Al momento però manca quella collaborazione, se vogliono rimanere così... - ride – quando votano in soli 80 consorziati....ciò la dice lunga sull’attenzione degli stessi.
La materia poi va resa un po’ omogenea, sono nati un po’ come i funghi questi contratti, mentre invece devono avere un loro senso – spiega – la base del contratto di fiume è buona, ma dobbiamo mettere al tavolo tutti i soggetti che devono avere un’interlocuzione sulla gestione ordinaria e straordinaria delle aste fluviali e cercare di ragionare su azioni concordate, dove quella a monte non danneggi quella a valle, un intervento prioritario piuttosto che uno secondario – aggiunge – il tema vero è che serve questo “braccio armato” (il Canale Lunense) per organizzare le azioni comuni. Ora come ora sembra che si parli di contratti di fiume solo perché di moda, e se è solo moda tanto per dire “viva il contratto di fiume” lo firmiamo anche domattina ma vi assicuro che non cambierebbe niente. Serve più sinergia tra gli Enti e un Consorzio modificato e ampliato nella sua natura che sappia intervenire, solo così si può affrontare questo problema di così difficile natura come il fiume Magra, unico in Liguria – e conclude con una frecciatina alle associazioni di categoria – ogni anno scrivono e la nostra sensibilità è altissima ma: io intervengo anche quest’anno solo perché ho uno stato di emergenza enorme, altresì la Regione non ci può mettere un euro, niente di più che aiutare il Comune a pulire la spiaggia libera. Non un automatismo scontato il nostro aiuto, ma solo interventi classificati in emergenza, perché sono fondi di Protezione Civile".