A maggio dello scorso anno la proposta dell'amministrazione, che, durante un'assemblea pubblica aveva spiegato perchè a questo punto si rende necessaria una riorganizzazione della rada e soprattutto perchè, ad oggi, i pontili galleggianti potrebbero essere una soluzione ottimale, senza particolari controindicazioni; ora prende la parola chi in questo progetto non ci ha mai creduto. Si terrà domenica mattina, 31 marzo alle 10, nei locali di Auser, un'assemblea pubblica durante la quale il 'blocco del no' spiegherà le proprie ragioni.
"Pensiamo sia un problema di sicurezza, sociale e di impatto ambientale- racconta Bernardo Ratti, organizzatore dell'asseblea- Spiegheremo queste ragioni ai cittadini e valuteremo se procedere con una raccolta firme. Secondo noi è fondamentale che una scelta del genere, che rivoluzionerebbe completamente l'aspetto di Lerici, venga presa dando la parola ai cittadini. Sono anni che si fa avanti questa proposta, dunque non è un andare contro nessuno, visto che è da 20 anni che noi ribadiamo le ragioni del perchè questo progetto avrebbe un impatto negativa sotto vari aspetti.
Le barche effettivamente sono tante, ma sono tutte ordinate e sicure, come dimostrato la mareggiata dell'autunno scorso. Applicando l'art 47 del codice della navigazione si potrebbe intervenire per diminuire il numero di posti barca, perchè attraverso i controlli potrebbero emergere delle situazioni fuori norma. Con i pontili galleggianti non diminuirebbero i posti barchi, ma sarebbero più concentrate, in un'area sotto il borgo medievale. A livello tecnico cerceremo di far capire la nostra idea".
Appuntamento dunque il 31 marzo alle ore 10 nei locali di Auser, in via Gerini.