Mentre Peracchini elogiava i rapporti di buon vicinato con la Marina militare, le nostre richieste cadevano nel nulla. Dopo 4 mesi dalla nostra denuncia di ciò che è accaduto la notte del 29 ottobre, grazie al percorso che abbiamo chiesto in commissione consiliare, è stata approvata una mozione che chiedeva cose ben precise e lontane dalle attuali dichiarazioni d’intenti del sindaco spezzino. Viene il ragionevole dubbio che Peracchini abbia ignorato, o non abbia mai letto, la mozione approvata all’unanimità dal consiglio comunale.
Non c’è nessun riscontro, salvo quello temporale, sulle modalità di monitoraggio che si intende attuare, in quali aree si intenda indagare e con quale serietà. Realmente vogliamo attendere il bel tempo per monitorare le eventuali dispersioni di amianto? Sarebbe serio e credibile un monitoraggio a lungo termine, che tenga conto di qualsiasi condizione meteo.
La commissione consiliare ambiente fu deputata come luogo di trasparenza e partecipazione su questa vicenda, ma ad oggi nessuno ha contattato chi ha portato alla luce questa situazione ai limiti del paradosso. Viste le risposte del sottosegretario Tofalo, in commissione Difesa alla Camera, verrebbe da pensare che ogni ipotesi di protocollo d’intesa con il ministero sia aria fritta.
Il percorso che abbiamo responsabilmente intrapreso, come cittadinanza attiva, aveva il fine di riportare una situazione ambientale, sanitaria e di trasparenza inaccettabile in un alveo di civiltà. Ci chiediamo se questo tipo di intendimenti, basati su dichiarazioni superficiali e discordanti nei tempi e nei modi, sia all’altezza di chi rappresenta l’autorità sanitaria massima della città, al quale chiediamo un impegno ben più responsabile di quello dimostrato fino ad oggi.
ASSOCIAZIONE MURATI VIVI