"Questa mattina abbiamo fatto un sopralluogo sul ponte di Cavanella Vara, chiuso da ottobre e per il quale è ancora indefinita la data di riapertura.
La chiusura del ponte ha determinato disagi enormi per i cittadini e danni economici rilevantissimi a imprese e attività commerciali. Beverino e la Val di Vara sono in ginocchio. Ma intorno alla vicenda non c’è né chiarezza né trasparenza. Abbiamo alcune domande per le quali chiediamo risposte.
Perché è stato chiuso il ponte e perché non sono mai stati resi pubblici gli studi relativi alla stabilità delle pile e ai lavori di adeguamento?
Si dice che i 100 mila euro stanziati inizialmente dalla Regione non siano sufficienti a coprire il fabbisogno dell’intervento, perché si sarebbero manifestati ulteriori problemi di stabilità.
Corrisponde al vero? Perché non informate i cittadini di come stanno realmente le cose? Perché il Comune non ha contribuito stanziando risorse economiche che sarebbero state utili ad accertare i lavori e completarle? Perché non utilizza le risorse derivanti dalla vendita delle quote di Acam?
Qual è il vero stato delle casse del Comune di Beverino, che per onore di verità è sempre stato governato negli ultimi anni dalla destra? Quali sono i veri tempi di riapertura del ponte?
Domande semplici alle quali Comune, Regione e Provincia avrebbero già dovuto rispondere in passato.
Oggi a seguito del sopralluogo e della raccolta di centinaia di firme promossa dal Pd abbiamo deciso di convocare una assemblea pubblica rivolta a tutta la cittadinanza il giorno 9 marzo alle ore 16, assemblea alla quale chiederemo siano presenti Regione, Provincia e Comune affinché in maniera trasparente dicano alla cittadinanza qual è il futuro del ponte di Cavanella e di Beverino e dellla Val di Vara".
Raffaella Paita