I silos di Italcementi spariranno dal panorama del Molo Garibaldi. L’azienda ha rinunciato alla concessione dell’Autorità di sistema portuale e ha deciso di lasciare l’area. Tra le principali motivazioni la crisi che ha colpito il settore negli ultimi anni, un periodo in cui i quattro silos collocati sul lato est del Molo Garibaldi sono stati utilizzati a basso regime.
È per questo che le strutture verranno interamente demolite e l’area ripulita: la presidente dell’Adsp Carla Roncallo e il segretario generale Francesco Di Sarcina hanno dato l’ok ai lavori, che sono già stati approvati in conferenza dei servizi lo scorso luglio e ora partiranno il 4 marzo.
Stringenti le norme di sicurezza imposte dall’Autorità portuale, per evitare ogni tipo di inquinamento: prima di tutto dovrà essere verificata la presenza di tubazioni o linee interrate, e al termine dei lavori l’area oggi occupata dai silos dovrà essere ripulita e sgombrata dai resti delle strutture e da ogni rifiuto, rispettando le normative di legge (scarica la planimetria in fondo all'articolo).
“I lavori dovranno essere effettuati ponendo particolare cura ed attenzione agli aspetti ambientali che questi possono interessare”, precisano da via del Molo. Quindi tutte le precauzioni del caso per scongiurare la dispersione di materiali inquinanti, anche in mare, eventualmente prodotti durante le lavorazioni, e per gestire i materiali pericolosi utilizzati nel cantiere.
In base a vecchi accordi, in realtà, Italcementi si sarebbe già dovuta spostare più a monte lungo il molo Garibaldi, lasciando l’area a La Spezia Container Terminal (Lsct), concessionaria delle aree vicine ai silos.
Ad ogni modo la demolizione consentirà di riorganizzare gli spazi: nell’area verrà infatti costruita la nuova piattaforma di trattamento dei rifiuti, pericolosi e non, della Sepor, per la quale stanno terminando le procedure di autorizzazione.
I silos si trovano proprio nella parte est del Garibaldi, il lato del molo che verrà allargato come prevede il progetto di costruzione della nuova stazione crocieristica (vedi immagine sotto).
Prima di quelli di Italcementi, sul Molo Garibaldi nel 2014 la demolizione era toccata ai silos granari in concessione a Monfer fino al 2012, realizzati negli anni ’60 dalla società Sosimage.
Alti 40 metri, costruiti interamente in calcestruzzo armato e visibili da buona parte della città, i silos per l’epoca erano un’opera ingegneristica di tutto rispetto. Che però nel corso del tempo perse il suo scopo commerciale, a causa della progressiva riduzione del traffico di cereali alla rinfusa dopo il crescente utilizzo dei container.