Per l’annuale “Giornata della memoria” l’Amministrazione Comunale di Vezzano ha organizzato la manifestazione dal titolo “Per non dimenticare”. Sono state collocate nel contesto urbano e sociale di Vezzano Ligure le prime dieci Pietre d’Inciampo, simboli di una memoria diffusa di tutte le vittime della deportazione nei campi di concentramento e dello sterminio da parte dei nazifascisti. La volontà è, infatti, quella di imprimere un segno concreto e tangibile, ma, allo stesso tempo, discreto, di questa tragedia storica che, quotidianamente, deve costituire parte integrante della vita di tutti i cittadini e non risolversi solo in appuntamenti occasionali e celebrativi nella data del 27 gennaio.
Molti sono, purtroppo, i cittadini deportati e i partigiani vezzanesi uccisi tra il 1944 e il 1945, un lungo elenco di persone la cui memoria merita di essere mantenuta viva per le nuove generazioni e, in questa prima fase, l’Amministrazione Comunale intende ricordare la famiglia di Adriana Revere, sfollata a Vezzano in Via U. Maddalena, e alcuni cittadini e partigiani deportati o uccisi: Pietro Andreani ed Enrico Bucchioni, trucidati in Piazza del Popolo; Annibale Giansoldati, lasciato morire in Via Umberto I; Vera Giorgi e Carlo Grossi, mitragliati in Salita Castello; Giuseppe Carme’, ammazzato nel Borgo mentre cercava di scappare sui tetti.
Le informazioni scolpite nei sampietrini hanno il preciso scopo di realizzare un processo inverso rispetto a quello delle feroci rappresaglie e dei campi di concentramento ovvero restituire dignità di individuo a chi era considerato soltanto un numero.
La cerimonia di posa di questi simulacri alla memoria si è tenuta stamane, venerdì 8 febbraio, con la partecipazione dei ragazzi delle terze medie dell’Istituto Comprensivo vezzanese, con i propri insegnanti, che adotteranno le Pietre d’Inciampo in modo che nessuno possa mai dimenticare, gli stessi ragazzi hanno ricordato la famiglia di Adriana Revere, ed hanno cantato la canzone del “bambino nel vento Auschwitz”, ha partecipato inoltre la rappresentanza della comunità ebraica spezzina recitando una preghiera in ebraico, la prefettura della Spezia, alcuni comuni limitrofi, l’Anpi, l’Aned, il direttore del museo della resistenza di Fosdinovo, la cittadinanza Vezzanese.
Questa è una prima fase, essendo molti i deportati di nascita vezzanese ed i partigiani trucidati per rappresaglia nella. comunità, la 2^ fase di predisposizione avverrà nelle iniziative del 25 aprile.