Oltre cento studenti del triennio dell’Agrario ‘Arzelà’ di Sarzana e un gruppo numeroso di operatori e responsabili di associazioni del settore vitivinicolo della Val di Magra e di agronomi della provincia hanno assistito alla prima di tre conferenze sui temi e le normative riguardanti la sostenibilità in agricoltura.
Una lezione di particolare rilevanza e livello tecnico quella tenuta nell’auditorium del complesso Parentucelli-Arzelà grazie alla partecipazione di esperti dotati di competenza e fama, come Oreste Gerini (direttore generali Prevenzione e contrasto delle frodi alimentari del Ministero delle Politiche agricole), Antonio Mortali (direttore del Consorzio di tutela del fungo Igp di Borgotaro, primo in Europa nel suo genere) e Eleonora Mariano (responsabile dei progetti Pecf, l’organizzazione nazionale di certificazione della gestione forestale).
Il convegno ha messo sotto la lente di ingrandimento un’agricoltura che, nello sfruttamento delle risorse e nelle tecniche di produzione, si propone di non alterare l’equilibrio ambientale.
Proprio su quest’ultimo argomento la dirigente Vilma Petricone ha fatto gli onori di casa e ha aperto i lavori. Si è rivolta dapprima ai ragazzi, generazioni indirizzate ad un nuovo rapporto con la terra nel segno dell’ambiente. Poi ha definito proprio l’agricoltura sostenibile una meta che si prefigge di raggiungere la scuola, e in particolare l’Agrario Arzelà di Sarzana al suo decimo compleanno.
Riccardo Simonelli, insegnante di agraria, moderatore del convegno, ha ribadito il concetto di sostenibilità con l’obiettivo di una produzione sempre orientata alla tutela del territorio.
Eleonora Mariano, responsabile dei progetti Pefc, ha inquadrato gli argomenti della sostenibilità nel mondo forestale: dall’impegno a mantenere il bosco pulito evitando l’abbandono al contrasto delle pratiche illegali del taglio della legna, fino all’importanza dei marchi di certificazione ambientale a tutela del consumatore circa i prodotti del bosco.
Antonio Morali, direttore del Consorzio del fungo Igp di Borgotaro, ha illustrato lo sviluppo e il successo della filiera legata al bosco e ai suoi prodotti, primo fra tutto il porcino, nella provincia di Parma. Ha citato alcuni esempi: come la legna cippata che va ad alimentare la caldaia dell’ospedale di Borgotaro con notevoli risparmi sulle bollette e gli introiti legati alla raccolta del fungo che hanno portato regolamentazione nell’utilizzo del bosco e entrate (più di un milione l’anno) per la vendita dei tesserini di raccolta.
Oreste Gerini ha spiegato il funzionamento e l’attività della prevenzione e contrasto alle frodi alimentari, settore di cui è primo dirigente nel ministero della Politiche agricole. Ha riportato alcuni dati riferiti al 2017: 41mila controlli, 13mila analisi di campioni, 455 notizie di reato, sequestri di merci per 103milioni. Non sono sfuggiti ai ‘raggi X’ del ministero prodotti falsi venduti su Internet. È emerso un’ampia e curiosa rappresentazione delle truffe e contraffazioni: dal gorgonzola e il pecorino romano prodotti in Thailandia, al Parmesan belga e francese, all’aceto balsamico taroccato in Portogallo, al prosecco alla spina inglese e via dicendo.
Massimo Caleo, il principale organizzatore della conferenza, ha chiuso gli interventi. Lo ha fatto sottolineando l’utilità del convegno nel fornire nuove competenze ai ragazzi. Ha poi elogiato i produttori e i professionisti presenti e il loro impegno nel tenersi aggiornati su temi e norme di stretta attualità. Ha anche ribadito l’importanza di un ulteriore passo avanti del consorzio tra i produttori agricolo al quale la scuola non farà mancare la collaborazione. Ha messo in evidenza il valore della sinergia tra Agrario e aziende agricole, sullo sfondo di possibili sbocchi lavorativi o per molti studenti. Infine, ha parlato di vermentino nero e delle varie fasi di nuova certificazione di un prodotto che rappresenterà la nuova frontiera per i produttori della Val di Magra.
Gli altri due appuntamenti di ‘Sostenibilità a 360 gradi’ (questo il titolo dell’iniziativa organizzata dai docenti dell’Arzelà, in particolare Massimo e Caleo e Riccardo Simonelli) si terranno venerdì 15 febbraio sul sistema delle aree protette e il 1° marzo sulla qualità ambientale delle produzioni agricole.