Un segnale, una protesta o una reazione: il gesto impulsivo della titolare del negozio sarzanese Mara's Calzature non è passato inosservato e, a questi punti, Mara Magherini spera che la situazione sia presa in mano dall' "alto". Il cartello con la richiesta di un compenso di 10 Euro a prova di capo è rivolto solo a determinati tipi di scarpe, ovvero marche molto richieste, che si possono trovare anche su internet. "Per questo motivo molti, soprattutto ragazzi, venivano, provavano e fotografavano, ma pochi acquistavano realmente il capo- spiega la Magherini- cercavano di capire quale fosse il numero giusto entrando nel negozio, poi le ordinavano su internet".
L'e-commerce, il commercio online, è ormai all'ordine del giorno, soprattutto fra i giovani e i nativi digitali e crea situazioni di disagio per chi porta avanti attività locali, che si vede i clienti sfuggire tra centri commerciali e shopping digitale. Per questo motivo la reazione di Mara è stata oggetto di attenzione delle maggiori testate nazionali: è il testimone di un fenomeno che sta mettendo lentamente in ginocchio il commercio classico, quello che siamo abituati a conoscere e a vedere.
"Spero nella reazione di altri commercianti" così si conclude la videointervista che la titolare ha rilasciato alla Gazzetta della Spezia, in cui spiega il suo punto di vista e approfondisce la questione che ha creato tanto scalpore negli ultimi giorni.