Le Borgate del Palio del Golfo passano dalle parole, alle quali sottolineano di non aver avuto alcuna risposta, ai fatti. Non ci sarà il tradizionale Palio di Natale e l'attività resterà ferma sino a nuovo ordine. Cosa servirà per sbloccarla? I soldi promessi, ma probabilmente ai borgatari basterebbe anche un segnale concreto di interesse verso il loro quotidiano impegno.
E' dura la letterà che le 13 borgate unite hanno inviato agli amministratori dei tre comuni del Golfo, a chi governa ma anche a chi è all'opposizione.
Una lettera dalla quale traspare la loro amarezza ed emergono chiare le richieste.
Questo il testo:
Spett.le
Sindaco Comune della Spezia
Assessori Comune della Spezia
Tutti i Consiglieri Comune della Spezia
Sindaco Comune di Lerici Sindaco Comune di Porto Venere
Presidente Regione Liguria
Protocollo n.: 156/18
Oggetto: Sospensione attività Palio del Golfo
Facciamo seguito alla lettera n.154/18 del 03 dicembre u.s. inviata ai tre sindaci del Palio, a tutti gli assessori e consiglieri della maggioranza del comune della Spezia e alla Regione Liguria per comunicare che, visto il completo disinteresse delle amministrazioni locali ed in particolare del Comune della Spezia per la nostra situazione economica, dovuta al mancato versamento dei contributi e delle sponsorizzazioni promesse, e non avendo ricevuto nemmeno risposta alla nostra lettera (tra i tanti che hanno ricevuto la nostra comunicazione solo un consigliere ha contattato il comitato quantomeno per avere qualche ragguaglio sulla nostra situazione), il movimento non ha altra scelta che fermarsi sospendendo ogni attività ufficiale fino a nuovo ordine.
La sospensione avrà effetto immediato, coinvolgerà quindi la prossima gara di Natale (da ritenersi quindi definitivamente annullata) e proseguirà anche nel 2019 fino a che non avremo sistemato la nostra situazione di esposizione economica coi fornitori esterni per spese sostenute per lavori e attività già svolte in pieno accordo con la amministrazione spezzina e potremo quindi ricevere il contributo arretrato a noi destinato per mantenere la nostra attività.
Certo, il silenzio delle amministrazioni che dovrebbero tutelarci, riconoscendo il grande lavoro che facciamo per loro e per la comunità mantenendo viva una manifestazione centenaria e una buona fetta dell’estate spezzina, ci fa già intuire il peso e l’importanza che abbiamo per chi ci governa; comunque il Palio del Golfo e le sue borgate hanno radici profonde e ben radicate e nei prossimi mesi valuteremo, con l’avvicinarsi anche dei nostri impegni più importanti, come procedere per far sentire, sempre di più, la nostra voce. Da anni abbiamo cercato di instaurare un rapporto di dialogo con le amministrazioni, ritenendo possibile superare il tempo delle proteste e delle contestazioni popolari, è però vero che, quando il dialogo fallisce, un movimento popolare così diffuso come il nostro può e dovrà trovare altre forme di comunicazione, più adatte a far sentire con forza la nostra voce. Questa comunicazione, estesa oggi a tutte le forze politiche e non solo a quelle che ci amministrano, è dunque il primo passo per riportare il Palio al posto che merita.
La Spezia, lì 12 dicembre 2018