Fortunatamente si è trattato solo di un’esercitazione disposta dalla Capitaneria di porto per verificare i processi di coordinamento e sinergia tra Amministrazioni e l’adeguatezza delle procedure previste dal piano di security dell’impianto portuale approvato dalla stessa Capitaneria di porto della Spezia in qualità di Autorità Designata per la Sicurezza Marittima.
L’ESERCITAZIONE ha coinvolto tutti i terminalisti e gli enti deputati alla gestione delle emergenze, Polizia di frontiera, Carabinieri, Guardia di Finanza, Vigili del fuoco, Autorità di sistema portuale del Mar Ligure Orientale, servizi tecnico-nautici, Agenzia delle Dogane e servizio sanitario 118, d’intesa con il locale Ufficio territoriale del Governo.
Lo scenario ha previsto la simulazione dell'innalzamento del livello di security a seguito della segnalazione da parte degli organi centrali di una probabile attività connessa a fini terroristici. Contestualmente, presso l’impianto portuale “Porto Turistico Mirabello” della Spezia il personale interessato ha attivato tutte le procedure previste dal piano di security.
Veniva effettuata, successivamente, un’ispezione nella zona interessata con rinvenimento di un oggetto sospetto, poi rivelatosi un “falso allarme”.
LE RISULTANZE – L’esercitazione, a cui ha fatto seguito una riunione “a caldo” di tutti i partecipanti presso gli uffici della Capitaneria di porto si è conclusa con esito assolutamente positivo, senza particolari criticità, nel rispetto delle procedure vigenti.
Alla stessa hanno preso parte anche le unità CP 865 e CP 580 della Capitaneria di Porto della Spezia, la M/B “RAF 04” del Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco ed una squadra del locale distaccamento.
Questo tipo di esercitazione viene svolta per testare periodicamente l’addestramento del personale dipendente e per verificare l’efficacia delle misure di sicurezza portuale oltre a verificare i tempi di intervento e la preparazione del personale chiamato ad operare.