Seguendo la segnalazione di un nostro lettore (e usufruitore di uno dei box auto privati posti all’interno) siamo andati a verificare le condizioni generali e igieniche del “Parcheggio Porta Romana – City Park” in via Neri, meglio conosciuto come parcheggio dello Skate Park. Una costruzione che risale al 2008 in epoca Caleo e vanta 158 posti auto ed una 40ina di box privati, il tutto sviluppato in due piani sotterranei compresi di due rampe scale laterali con ascensori e relative porte tagliafuoco. Un parcheggio considerato al tempo avveniristico che è sorto dove, negli anni del dopoguerra, i sarzanesi e la relativa società “US Sarzanese” giocavano a calcio nel vecchio stadio lì sito, una costruzione realizzata da “Edilizia Val di Magra Cemedile” e affidata in geastione per 60 anni ad “Atc” (al termine dei quali il parcheggio passerà al Comune), ma con chiare problematiche di manutenzione/gestione sin dalla sua nascita.
IL PARCHEGGIO
Da sempre infatti il parcheggio in questione, privo di un servizio di guardiola, è soggetto a degrado, pessime frequentazioni e fonte costante di materia prima per segnalazioni e lamentele di cittadini e associazioni. Ci uniamo al coro e riportiamo qui la visita di controllo effettuata. L’unico accesso pedonale consigliato continua ad essere quello vietato, ovvero la rampa di entrata per le autovetture, a meno che non ci si avventuri lungo le scale delle uscite apposite (con ascensori) turandosi il naso ed evitando la sporcizia accumulata, come pure scansando i cavi elettrici liberi al di fuori dei loro quadri. Le due porte tagliafuoco esterne che sono sullo skate park sono spesso bloccate e/o con le maniglie rotte, vanificando l’ingresso con i biglietti magnetici (come indicato dal regolamento) ma consentendolo a chiunque voglia farne altro uso. Eclatante è poi la rampa di scale sulla destra del parcheggio (quella a ridosso della scuola materna): lì si è persa memoria della rottura dell’ascensore e lo stesso rimane a vano aperto, a volte con un tavolone appoggiato a mò di avviso, a volte senza perché abbattuto. Il problema è che la porta non dà sull’ascensore (seppure rotto) ma sulla tromba vuota dello stesso che langue metri sotto ormai sotterrato dalla sporcizia. Se aggiungiamo che quella rampa scale è sempre aperta chiunque può immaginare quale sia il rischio per qualche passante ignaro o qualche scalmanato ragazzo che non si avvede del pericolo e cade nel vuoto. Le porte tagliafuoco interne ed i vani scale sono coperte da ogni tipo di scritta e, dulcis in fundo, percorrendole dall’interno troviamo le “Migliori” testimonianze d’umanità: sporcizia ovunque, deiezioni umane, tovaglioli, birre, fazzolettini, piatti di plastica, profilattici, cicche e tutto quanto sia immancabile in un contesto di così forte degrado e abbandono. La situazione migliora nel vano scale opposto, ma solo perché l’ascensore lì installato è funzionante, per il resto registriamo gli identici contorni segnalati, a cui aggiungiamo la rottura della serratura esterna che ne impedisce l’accesso dall’alto.
La notte poi il tutto si trasforma in un dormitorio, sia lungo le scale che nel vano parcheggi al secondo piano, dove ieri mattina, 3 novembre, alle 10 passate c’era ancora un senza tetto che dormiva lungo la parete, avvolto da coperte e cartone. Ma la persona che ci ha dato la segnalazione ha dichiarato che sono anche 5 o 6 le persone che si rifugiano lì, prevalentemente magrebini e presumibilmente parte di quelli che si sono trovati l’accesso chiuso alla vecchia casa testimoniale alle Poggi Carducci, dopo l’intervento dell’Amministrazione per porla in sicurezza e metterne fine al degrado. Qualcuno si è spostato al parcheggio, altri nel casottino porta attrezzi all’interno della ferrovia, sito quasi all’altezza dei campi da tennis di via Posta Vecchia. L’impianto luci invece è funzionante e gli estintori sono a norma ed a corretta scadenza. Rimangono i quesiti sul perchè della scarsa pulizia di tutto l’impianto e sulla grave mancanza di manutenzione e/o messa in sicurezza della tromba dell’ascensore e relativo vano scale che perlomeno, vista la pericolosità, necessiterebbe da tempo di una chiusura definitiva.
Alla sommità del parcheggio interrato la situazione non è delle migliori. L’area skate park che lo sovrasta, posta tra le scuole Poggi Carducci e la scuola materna Lalli non gode da tempo di miglior salute. Falliti i tentativi di porla in gestione avviati dalla precedente Amministrazione (con una denuncia in corso avviata da un aspirante gestore), come pure è finito nel nulla l’affidamento pubblicizzato nel 2016 ai ragazzi di “Legalitè”, che dovevano prendersi cura dell’area organizzando azioni di recupero in sinergia con enti ed associazioni realizzando sul luogo iniziative e manifestazioni.
L'AREA VERDE PER I BAMBINI
L’area verde intitolata ad Oriano Musso è nata per i bambini e poi allargata come centro di aggregazione giovanile e skate park, grazie ai finanziamenti del centro culturale polivalente dell’ex mercato, ma è stata velocemente abbandonata al degrado. Parliamo del centro di Sarzana ma anche, contemporaneamente, di una semiperiferia degradata e ricca di problematiche, un’area leggermente defilata e non a sufficienza controllata in cui il “Tentativo skate park” sembra oggi solo un apparente errore di valutazione a cui ancora non si è posto rimedio.
Dei tre cestini inizialmente lì posizionati non ne è rimasto nessuno, solo le colonnine che li reggevano, ben evidenziate ora dai sacchetti di spazzatura appoggiati alle stesse. Così pure delle due telecamere di sicurezza, rotte da tempo (spiegano i residenti), o della fontana dell’acqua da anni sparita nel nulla e della panchina da tempo a tre sole gambe che viene spostata dove necessita. Triste poi parlare ancora dei giochi per i bimbi da anni ridotti in condizioni pietose e pericolose (altalene, scivolo etc). Anche l’impianto temporizzato di irrigazione dell’area giace aggrovigliato ed inservibile in prossimità delle poche piante esistenti, inutile da un anno e più a giudicare dalle 4 piante seccate la scorsa estate per mancanza di acqua, 4 susine selvatiche che abbellivano i circa 3800 metri quadrati dell’area soleggiata. Una doppia problematica mai risolta che ora va a pesare sulle spalle della nuova Amministrazione: come fare rivivere l’area degradata dello skate park e della campagna della casa testimoniale, e come rapportarsi con i gestori del parcheggio in questione. Senza dimenticare poi la problematica degli sbandati erranti che continuano ad inquietare i residenti spostandosi da zona a zona.