Nella chat del sindacato La Base balneare sono giunte tantissime foto dalla Liguria e dalle altre regioni italiane. Tutte immagini di stabilimenti balneari distrutti, che una volta passata l’allerta saranno costretti a fare i conti con pesanti danni e che non potranno, visto la scadenza al 2020 delle concessioni demaniali marittime ad uso turistico, ricostruire.
“Già in passato – spiega Bolla - la suprema Corte, dichiarando l’illegittimità costituzionale della legge 24/2012 della Regione Liguria, che chiedeva la proroga a chi avesse subito danni consistenti dopo eventi atmosferici, con la ossequiente sentenza 171/2013 dell’1 Luglio 2013, perdendo l’occasione di affermare l’autonomia dello Stato italiano nei confronti delle farneticanti pretese della Commissione europea”.
“Non stupisce - aggiunge la Bolla - che la Commissione europea, espressione di poteri forti, nel delirio di omologazione selettiva che la caratterizza e le consente di adottare abitualmente due pesi e due misure nei confronti della questione demaniale italiana: abbia assimilato beni a servizi; abbia considerato limitati beni che limitati non sono, se commisurati alla domanda di mercato e rispetto ai quali non possiede elementi di sorta; abbia utilizzato il concetto di concorrenza e l’istituto del “diritto di stabilimento”, sancito l’articolo 49 del Trattato sul funzionamento dell’Unione europea, attribuendo loro contenuti improbabili e fantasiosi.”
“Non stupisce neppure – sottolinea - che il Governo Monti, allora, nota e convinta espressione della plutocrazia europea, abbia promosso il ricorso di legittimità costituzionale 4 – 8 ottobre 2012 avverso la legge regionale sopra menzionata. Così come non stupisce l’ultimo atto di un Governo già morto, quello di Gentiloni, quando lo scorso anno ha impugnato la legge n. 25/2017 "Qualificazione e tutela dell'impresa balneare" e la n. 26/2017 "Disciplina delle concessioni demaniali marittime per finalità turistico ricreative" della Regione Liguria, volute dall’Assessore al Demanio Marco Scajola, e che hanno come primo firmatario il consigliere Angelo Vaccarezza.”
“A essere impugnate – incalza - non solo la legge che proroga le concessioni, ma addirittura quella che mira a dichiarare gli stabilimenti balneari come elemento di tipicità del territorio. A esprimersi definitivamente sulla questione dovrà dunque essere la Corte Costituzionale il 6 Novembre sulla legge n. 25/2017, mentre il 20 Novembre sulla n. 26/2017”
“Sappiamo – specifica la Bolla – che questa volta la Regione Liguria, sosterrà tramite il suo ufficio legale le due leggi, ma alla luce di questa situazione non basta. D’accordo per i due Governi precedenti ostili ai balneari: il Governo Monti e il Governo Gentiloni, ma dopo questi ultimi fatti, mentre prima eravamo disposti ad aspettare, adesso non lo siamo più e chiediamo, senza ostilità alcuna nei confronti dell’attuale Governo, che continuiamo a sostenere per l’aiuto che ci sta dando, considerandolo un Governo amico e vicino ai balneari di rinunciare all’impugnativa sulle due leggi regionali, che potrebbero essere riprese ed applicate a livello nazionale. Atto che adesso non è solo importante, ma ESSENZIALE, come le immagini di distruzione testimoniano".
“Chiediamo – termina la Bolla - inoltre di non essere lasciati soli né nella ricostruzione, né nella pulizia delle spiagge perché non siamo più disposti, senza aiuto da parte di nessuno, a rimettere in ordine l’incuria di altri e che qualora venga richiesto lo stato di calamità naturale vengano inseriti anche gli stabilimenti balneari”