"L'Eroe spezzino Vittorio Leonardi, capitano degli Arditi, cadde in combattimento il 26 ottobre del 1918 durante l'offensiva di Vittorio Veneto, oggi pertanto ricorre il centenario della morte", ricorda il Professor Borrini.
La storia
Vittorio Leonardi nacque alla Spezia il 16 marzo del 1895; negli anni precedenti lo scoppio del Primo conflitto mondiale si distinse per essere stato il presidente della locale sezione giovanile della Società irredentista e patriottica "Dante Alighieri". Spirito ardente e convinto interventista, con l'inizio della guerra Leonardi, che era iscritto all'ultimo anno dell'Istituto tecnico per ragionieri Da Passano, interruppe gli studi e partì volontario come allievo ufficiale di complemento. Nominato sottotenente presso il 21° Reggimento della Brigata "Cremona", fu ferito negli scontri in Trentino nell'agosto del 1916. Nominato Tenente, tornò al fronte con il 53° Reggimento "Umbria"; nell'ottobre del 1917 con il grado di capitano chiese il trasferimento al XVIII Reparto d'Assalto "Fiamme Cremisi", dove assunse il comando della 3^ compagnia. Il 16 settembre 1918 fu decorato con la medaglia d'argento per avere condotto il suo reparto in un audace colpo di mano sul Monte Grappa.
Il 25 ottobre 1918 nelle operazioni offensive della decisiva battaglia di Vittorio Veneto, il capitano Leonardi guidò i suoi arditi all'assalto di Cima Pertica; ferito alla testa, si rifiutò di abbandonare il campo e continuò ad incitare i suoi soldati all'azione finché una bomba a mano nemica ne spezzò la vita.
Per questa eroica azione di guerra il 23 gennaio 1921 al Capitano Vittorio Leonardi fu conferita la Medaglia d'Oro al Valor Militare.
"Oggi - spiega il professore - all'Eroe è dedicata nella nostra città una via che si trova tra via Spallanzani e via D'Isengard e nella città di Chiavari si trova anche una stele dedicata alla Medaglia d'Oro. Mi sono permesso di ricordare questo nostro Illustre Concittadino perché siamo nell'ambito delle celebrazione dei Cento anni dalla fine del Primo conflitto Mondiale, inoltre perché oggi ricorre l'anniversario della morte di Leonardì, infine perché è un dovere civico ricordare coloro che hanno dato la vita per la Patria. Sono sicuro che questi sentimenti siano condivisi dalla maggioranza dei nostri concittadini".