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L'assessore Brogi sui mercati straordinari: “Non ce ne saranno più in quella forma!” In evidenza

di Francesco Truscia - Si torna a parlare dei mercatini del forte e del commercio spezzino in commissione.

Di nuovo sul tavolo della discussione i Mercatini del Forte e la situazione difficile che vive il commercio spezzino. Per certi versi potremmo definirla una commissione replay, infatti sono emerse, per certi versi, le stesse polemiche e diatribe della scorsa volta (leggi QUI). Stavolta al tavolo degli interlocutori ci sono però quattro nuovi protagonisti del commercio spezzino.

Il primo ad esporre le proprie perplessità e proposte per il futuro è Cesare Arioli (Confcommercio): “Dobbiamo salvaguardare gli interessi degli ambulanti e dei commercianti, evitiamo le liti e cerchiamo di capire quale strada seguire. Tutti i settori in città sono in sofferenza. L’amministrazione ultimamente si è mossa per i fatti suoi senza consultarci, insomma nel settore che abbiamo un po’ di esperienza. Una volta il mercatino del venerdì per noi era di fondamentale importanza, oggi si è declassato in parte, non so se le amministrazioni fanno controlli più accurati. Che intenzioni ha l’amministrazione?” alle domande di Cesare Arioli si aggiunge l’intervento di Franco Ferdani (responsabile ambulanti della CNA) e il tono è parecchio differente rispetto al predecessore: “Ne ho sentite fin troppe di queste discussioni, partendo da quelle sulla Cosap fino a quelle sui Mercati del Forte. Abbiamo commesso degli errori, alcuni dei quali voluti, qualcuno qui sa a cosa mi riferisco. Abbiamo fatto delle riunioni per cercare di stoppare questa cosa ma nessuno poi si è mosso. Se fossero tutti come me, io non venivo qui ma portavo 150 ambulanti in consiglio comunale prima che si facesse questa manovra. Con tutte quelle riunioni che abbiamo fatto forse qualcuno non si è preso la responsabilità non ha avuto la forza di “rompere veramente le scatole. Amici ambulanti vi chiedo scusa per quello che è successo!”.

Uno sguardo anche al futuro lo rivolge invece Fabrizio Cappellini (Confesercenti), anche perché ormai la questione “Mercati del Forte” è passata, anche solo per il fatto che si sono già svolti, ed è proprio per questo che l’esponente di Confesercenti ritiene tardiva la discussione: “Mi auguro che una discussione preventiva ci sarà a breve quando si dovrà affrontare la questione del piano del commercio su aree pubbliche, del quale stiamo discutendo da tre anni. Se l’amministrazione ha intenzione di fare proposte diverse per il 2019 e di affrontare il nuovo piano delle aree, allora non ci troveremo più a discutere dei mercati del Forte dei Marmi, siamo in attesa di conoscere una proposta. Almeno l’amministrazione della Spezia ha organizzato il tutto secondo i crismi della legalità, mentre ci sono comuni vicini a noi che fanno quello che vogliono in barba alle regole. A Sarzana, tanto per fare un esempio, sono sempre accadute cose che non stanno ne in cielo ne in terra per quel che riguarda il commercio su aree pubbliche!”.

L’ultimo intervento è quello di Sabrina Canese (Confcommercio): “Non si può sempre dire no alle situazioni ma vanno prese con un certo criterio. Quello che chiediamo è che ci sia una programmazione. Posto che non siamo concordi sull’approccio e sul fare il mercato, se proprio si deve fare si deve sfruttare in un altro modo. I commercianti lamentano il fatto che situato nella zona di via Chiodo, anche nella domenica delle crociere, crea un tappo alle attività aperte, perché non distribuire i banchi nelle diverse piazze?”.

La commissione decide di far iniziare l’intervento all’assessore Lorenzo Brogi. “La norma regionale ci obbliga di adottare entro il 30 novembre la delibera sugli eventi straordinari del 2019. L’amministrazione non ha mai affermato che la formula del consorzio sarebbe stata quella definitiva per il mercato di qualità spezzino. Si trattava di una formula sperimentale (concetto ripetuto più volte e aldilà del merito rende questo concetto un deja vù ricorrente). Abbiamo un mercato del venerdì che riqualificheremo, però porta con sè diversi problemi. Si tratta di un bando, quello del mercato del venerdì, di 20 anni fa e non è stato mai riassegnato un posto. Abbiamo pensato di deflazionare il mercato del venerdì creandone uno nuovo. Nell’accordo fatto nella riunione con le associazioni di categoria di due settimane fa abbiamo sancito che si rimanderà tutto al piano aree mercatali. Abbiamo previsto di non fare più 4/5 street food ma di farne 2 in aree opposte, mantenendo comunque la festa della birra e la festa dello sport. Per quello che riguarda i controlli richiesti da Arioli purtroppo dipendono dalla polizia locale. Per me oggi la questione del mercato straordinario è superata, in quella forma non ce ne saranno più, stiamo parlando di una cosa che si è conclusa questa domenica e l’intenzione dell’amministrazione non era quella di nuocere a nessuno. Il piano del commercio con il Madia e tramite accordi quadri, assegna al comune più poteri in materia di categorie merceologiche”.

La commissaria Donatella Del Turco si chiede come sia stato possibile giungere ad una scelta simile che avrebbe palesemente scontentato i commercianti (quella legata al mercato dei forti), rimarcando l’importanza di incentivare il commercio attraverso la giornata dei parcheggi gratis in centro o quella dei bus gratis.

Chi trova chiarificatrici le parole dell’assessore Brogi è il Commissario Fabio Cenerini: “Se la gente va a comprare al banco davanti invece che al negozio di dietro, forse ci si deve fare qualche domanda, non si può obbligare qualcuno a comprare” aggiunge in chiusura. L’assessore Lorenzo Brogi, rispondendo ad una richiesta del commissario Cenerini, ricorda come circa il 20% degli ambulanti (gestori) del mercato del venerdì sono residenti nella provincia della Spezia.

“Mi rivolgo direttamente alle associazioni, quali potrebbero essere delle misure che agevolerebbero il commercio ambulante e fisso?” chiede il commissario Massimo Lombardi. Nel frattempo riaffiorano le discussioni legate alla Cosap (leggi QUI e QUI) mentre la commissaria Federica Pecunia è rinfrancata dell’accordo raggiunto tra associazioni di categoria e amministrazione: “Sono contenta del fatto che con questo accordo si sia raggiunto quello che noi chiedevamo con la nostra mozione. La programmazione serve regionale, locale legata anche ad infrastrutture e mobilità, si tratta di temi che devono viaggiare in parallelo. Questa è la mancanza che vedo in questa amministrazione, non c’è una visione”.

Secondo il commissario Paolo Manfredini la sperimentazione è stata un fallimento e si riserva una domanda alle associazioni di categoria “Quali sono gli strumenti per creare un processo di condivisione e partecipazione?”. “Abbiamo proprio due visioni opposte - esclama la commissaria Patrizia Saccone - L’intervento più pertinente l’ha fatto il commissario Lombardi, quali sono le vostre soluzioni? Se la soluzione è solo venire qui e parlare di eventi generici non basta".

L’unico dei rappresentanti delle associazioni di categoria che ha il tempo per poter intervenire è Fabrizio Cappellini (Confesercenti), ovviamente verrà riconvocata una commissione per chiudere la discussione: “Il sindaco ha preso l’impegno di istituire un tavolo che si riunirà una volta ogni due mesi per confrontarci con l’amministrazione. Per quel che riguarda i negozi credo sia arrivato il momento di studiare il modo di collegare sgravi fiscali tributari a beneficio dei commercianti a posto fisso che si impegnano nelle aperture domenicali e festive. Per il commercio ambulante bisogna fare promozione, una cosa mai stata fatta prima, oggi se ne sente la necessità”.

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