All’inizio, sopra il piedistallo, c’era una grande scultura bronzea che raffigurava l’eroe della Grande Guerra, poi andata distrutta negli anni ’40. Sul lato del basamento rivolto verso mare c’era anche un clipeo in bronzo (una decorazione rotonda, a forma di medaglione, in rilievo), asportato impunemente nel 2017 con i conseguenti danni alla base.
Dell’originario monumento a Nazario Sauro (nella foto sopra prima del danneggiamento del 2017), ai giardini pubblici davanti al Palazzo Croce di Malta, oggi rimangono il basamento, due targhe bronzee laterali – una coeva alla realizzazione dell’opera nel ’25, per mano dello scultore spezzino Enrico Carmassi, e l’altra nel 1982 – e infine l’originaria iscrizione bronzea sul lato che guarda il mare.
Da diversi anni politici e associazioni gridano allo scandalo per lo stato in cui versa l’opera. “È abbandonata”, hanno accusato in molti a più riprese. Sì perché il basamento è ricoperto da strati di sporco che si è sedimentato e indurito nel corso degli anni e da colature di solfato di rame causate dalle parti metalliche applicate alla pietra.
Ora, dopo anni di nulla di fatto, arriva la svolta: il Comune, infatti, ha affidato alla ditta genovese Nielsen Restauri, specializzata nel restauro conservativo lapideo, la riqualificazione del monumento, per un costo complessivo di 4 mila euro.
Perché “per memoria dell’eroe e per decoro occorre provvedere al restauro della parte bronzea e lapidea conservatasi fino ad oggi, ipotizzando in un successivo momento anche il ripristino almeno del clipeo bronzo rubato di recente”, scrive la dirigente dei Servizi Culturali Marzia Ratti.
Per procedere con le operazioni di restauro, però, bisognerà attendere le autorizzazioni della Soprintendenza. Un restauro invocato da tempo da più parti, e sollecitato di recente dai consiglieri comunali Redento Mochi (Lega Nord) e Oscar Teja (lista Toti-Forza Italia), anche in relazione alle celebrazioni in ricordo della Prima Guerra Mondiale organizzate dal Comune e che si chiuderanno col 2018.