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La risposta agli attacchi ricevuti.

Ci troviamo a precisare, pur non entrando nel dibattito politico, la nostra posizione, in merito ad alcune affermazioni 'tecniche' di alcuni esponenti politici.

 

Già dall'inizio della manifestazione (in via preventiva, in rete e riconducibile a personaggi solitamente collegati al cartellone estivo degli anni precedenti) si parlava di flop di pubblico e programma artistico di basso profilo. Ora basterebbe solamente usare la funzione 'cerca' di Google o Wikipedia per confutare ciò ma, in una sorta di copia-incolla, il giorno 30 agosto alcuni esponenti politici, in un documento congiunto, riprendevano e facevano proprie tali affermazioni. Grazie al tempismo che li caratterizza, è bastato attendere la serata per smentire plasticamente, appena si sono indirizzati i riflettori sulla Pinetina, quanto affermato in mattinata perché oltre 2000 persone hanno affollato gli spazi del Centro Allende per il concerto della Bandabardò.

Successivamente, in un post del 1 settembre, la signora Pecunia ha precisato che lei non parlava di vuoto di pubblico ma di vuoto di idee mentre il signor Melley (Guido) ha precisato, in un post del 31 agosto e in successive dichiarazioni, che, a suo dire, il tardivo successo della manifestazione era dovuto al fatto che a fine agosto erano stati programmati alcuni concerti gratuiti mentre precedentemente erano stati tutti a pagamento, come tutto il programma della Estate Spezzina. Tutto ciò è semplicemente falso in quanto solo 4 dei 19 spettacoli erano a pagamento e solo 1 dei concerti precedenti la Bandabardò era stato a pagamento. Ma a chi è stato eletto è consentito tutto. Ci aspetteremmo l'onestà, tardiva, di ammettere che era stato informato male dai suoi addetti, ben più interessati di lui alla manifestazione in oggetto.

Ora vengono elencati 15 punti che prefigurano un rapporto privilegiato di Metarock con l'attuale amministrazione che non è mai esistito. Allo stesso tempo altri, da altre posizioni, ci hanno fatto capire che un programma, come il nostro, considerato, da alcuni, culturalmente troppo di sinistra, non avrebbe avuto seguito in questa città.

Noi abbiamo semplicemente partecipato ad un bando. Molte delle domande racchiuse in quei 15 punti fanno parte del regolamento di quel bando. Chi ha letto quel bando sa che è molto simile al bando redatto dalla giunta precedente e che la commissione giudicante è per 2/3 uguale alla commissione scelta dalla amministrazione precedente. Anche il colpevole ritardo nella pubblicazione del bando accomuna la nuova amministrazione a quella precedente. Stesso polemico ardore ma la divisa di un altro colore. C'è chi crede però di avere sempre la verità in tasca solo perché indossa l'abito del momento.

A noi è stata comunicata l'aggiudicazione il giorno 7 luglio con il primo concerto programmato per il 15 luglio.

Ci è stato detto dall'assessore Asti e dal suo competitor Melley che il programma andava diluito con i concerti più importanti fissati a luglio quando abbiamo avuto l'aggiudicazione (non il contratto firmato) il 7 luglio. Non dubitiamo delle loro capacità organizzative ma chi gestisce questi artisti e queste strutture viaggianti non fissa questi concerti a 10 giorni di distanza ma qualche mese prima. Veniamo presentati da questi esponenti politici come una organizzazione a cui è stato elargito un contributo speso in modo non adeguato o difforme da quanto da loro auspicato. Niente di tutto ciò; seguendo le regole del bando, e consci dei tempi tecnici che si erano andati a creare, abbiamo dovuto, purtroppo, fissare i concerti più importanti a fine agosto. Gli artisti e le date sono stati indicati, preventivamente e prima di vincere il bando, nella nostra proposta (e mantenuti nonostante eventi atmosferici e lutti nazionali)

Ci è stato detto che c'erano pochi artisti spezzini perché evidentemente non si considerano tali Riccardo Monopoli o Stefano Nosei, i Fall Out o i gruppi di Bonamino, Sturmann o Claudio Barone che hanno fatto musica in questa città e in giro per l'Italia per oltre 40 anni.
Non si considerano tali neanche i cantautori locali selezionati dal premio Tenco né gli Heavy Blues Foundation che in Piazza Verdi hanno suonato con 2 icone della scena internazionale.

Per alcuni gli unici spezzini autorizzati sono quelli mancanti; quelli che abitualmente sono presenti tutti gli anni nelle rassegne estive locali ed un po' meno sul piano nazionale.
Ci sono stati 19 spettacoli del bando Estate Spezzina con artisti locali, nazionali ed internazionali e 10 aggiuntivi presso il centro Allende con gruppi locali che hanno movimentato persone e mezzi, artisti, tecnici, security ed operatori vari ma ad alcuni sembrava che l'estate spezzina non fosse iniziata, semplicemente perché questo anno non ne facevano parte.

Quello che non viene detto è che la valutazione della Estate Spezzina 2018 e tutte queste opinioni tecnico-artistiche, comprese le nostre, non hanno nulla a che spartire con la regolarità o presunte inadempienze o con una politica culturale complessiva della città giacchè alcune scelte sono state fatte prima con i tempi e poi con l'assegnazione del bando. A questo punto il nostro compito non è di piacere o meno ad alcuni ma quello di attuare e non modificare quanto stabilito in sede di gara. Qualcuno ha ritenuto la nostra proposta, complessivamente, la migliore tra le 6 presentate. Al tempo stesso qualcuno altro la può ritenere inadeguata pur non comparandola con le altre. Quello che è certo è che abbiamo mantenuto quanto stabilito in sede di gara.

Nel bando, per noi umani organizzatori di eventi, la struttura della Pinetina veniva individuata in una riga e si differenziava dagli altri spazi solo per la possibilità di fornire un servizio ristoro. Nella pratica era la madre di tutte le battaglie tra chi c'era prima, chi ci vorrebbe essere stato e chi vuole esserci in futuro ma per noi era semplicemente un luogo dove avevamo programmato, nel regolamento del bando, 7 concerti. L'assessore Asti ci ha chiesto di aggiungere concerti extra bando nei giorni liberi di agosto e di collaborare affinché la struttura fosse allestita con un servizio ristoro altrimenti avrebbe affidato ad altri tale compito che avrebbe inevitabilmente cozzato con la nostra programmazione della Estate Spezzina. Abbiamo deciso di collaborare con una struttura artistica-organizzativa e 2 punti ristoro tra quelli che si erano offerti e che non ci sono stati imposti da nessuno.

Ci è stato detto con fare accusatorio che 2 degli addetti al ristoro sono figli di dipendenti comunali di cui non sappiamo nemmeno le funzioni. Stentiamo a capire la domanda, la pericolosità sociale della categoria, eventuali nostri vantaggi o favoritismi rispetto ad altri baristi. Quello che capiamo benissimo, invece, è la disinformazione con cui concerti aggiuntivi di gruppi locali, nel palco B davanti al bar, non previsti né finanziati dal bando, sono stati fatti passare come il programma non riuscito del bando della Estate Spezzina 2018. o come sperpero di soldi pubblici mentre grazie alla passione e il volontariato di alcuni musicisti ed operatori è stato possibile dare ulteriore spazio a realtà emergenti pensati per quel tipo di pubblico e situazione.

Dei 19 spettacoli previsti nel bando solo 2, all'inizio (Amrat Hussain in piazza del Bastione e Banda della Ricetta presso La Pinetina) hanno avuto una bassa affluenza di pubblico. Bisogna considerare anche che mentre 200 sedie in piazza Mentana sembrano una piazza quasi piena, la stessa cosa non si può dire per La Pinetina che ha una agibilità di 3000 persone. Gli altri 17 concerti hanno avuto un buon successo di critica e pubblico, talvolta superiore alle aspettative ma taluni preferiscono evidenziare sempre le solite 2 foto (e relative studiate inquadrature) degli unici 2 concerti con pubblico inferiore alle aspettative. Sappia però chi parla di flop, che lo sta raccontando, con poche speranze, anche alle migliaia di spettatori che hanno seguito i concerti della estate spezzina 2018 e che si può ingannare tutti una volta, qualcuno qualche volta, mai tutti per sempre come ci ha insegnato qualcuno qualche tempo fa ma tutto ciò evidentemente non vale niente rispetto all'ebbrezza che procura una polemica politica locale.

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