Come ampliamente preannunciato nei giorni scorsi, l'arrivo del Senatore Simone Pillon a Lerici sta vedendo due fronti contrapposti. Pillon, autore dell'omonimo Disegno di legge sulle “Norme in materia di affido condiviso, mantenimento diretto e garanzia di bigenitorialità: mediazione familiare obbligatoria”, a Lerici per un incontro organizzato da "Lerici Domani" nella Sala Consigliare del Comune, ha trovato ad attenderlo un gruppo di manifestanti contrari al suo DDL. Al presidio sotto a Palazzo Civico, proseguito anche mentre all'interno si teneva la conferenza, erano presenti lericini e non, esponenti politici, ma anche comuni cittadini ed il Comitato No Pillon.
L'ex Assessore comunale Alessandra Alessandri esordisce: "Siamo stanchi di difendere una legge indispensabile come quella sull'aborto. Bene essere qui stasera, non ci fermeremo perché abbiamo voglia di difendere i diritti civili"
Michele Fiore, esponente di Possibile, sostiene: "Ospitare Pillon è assolutamente fuori luogo. Abbiamo bisogno della libertà di scelta. Dietro il paravento della bigenitorialità si inasprisce l'iter mettendo in difficoltà la libera scelta. Il megafono è a disposizione di chi ha voglia di proporre la propria esperienza. Vogliamo dimostrare che a Lerici esiste una pluralità di opinioni".
Una manifestazione che vuole essere in difesa dei diritti delle donne, della libera scelta e dell'educazione alla procreazione consapevole.
"Serve maggiore consapevolezza - sostiene Fiore - Anche per quel che riguarda la separazione, aspetto difficile che per il bene dei figli non può essere ridotto alla questione dell'abolizione dell'assegno di mantenimento".
Contestata anche la figura del mediatore, prevista dal ddl Pillon: "È un ragionamento riduttivo".
Presente anche il comitato No Pillon: "Siamo un gruppo di cittadini che vuole difendere la libertà di tutti. Ci siamo costituiti spontaneamente alla Spezia per contestare questa deriva".
Durante i vari interventi viene anche sottolineato come il diritto all'interruzione della gravidanza abbia in realtà ancora aspetti delicati: "L'obiezione di coscienza purtroppo è una problematica negli ospedali pubblici. Sarebbe il caso di intervenire, ad esempio predisponendo che chi è obiettore non può lavorare in ospedali pubblici, ma dovrebbe essere portato a scegliere la cliniche private".
La consigliera Maria Chiara De Luca, capogruppo in Consiglio comunale della lista “Golfo dei Poeti, sostiene: "E' bello vedere tante persone riunite pacificamente. Una platea molto ampia perché c'è gente di ogni schieramento politico in difesa della libertà delle donne. Ognuno può essere favorevole o contrario all'aborto, ma la libertà va garantita. Grave poi lo stravolgimento del diritto di famiglia".
Giacomo Pregazzi di Sinistra Italiana ribadisce: "Siamo qui in tanti per opporci ad in disegno di legge liberticida, contro le donne e la libertà individuale. Purtroppo in questo clima di regressione la nostra amministrazione sembra allineata su questo solco. La risposta della Lerici laica e moderata si è fatta sentire".
Conclude Veruschka Fedi (Rifondazione Comunista): “Un decreto che punta sugli adulti e considera i bambini come dei pacchi, privilegiando i diritti dei genitori. La mediazione è già presente nel'87% delle separazioni che sono consensuali, renderla obbligatoria non tiene conto della libertà”.
Poi all'arrivo di Simone Pillon un grido si alza dai manifestanti: “Vergogna”.