Una volta giunti all'incrocio di via Alta Nuova basta svoltare a destra, poi subito a sinistra e ci si trova davanti a uno scenario raccapricciante: abbassando lo sguardo, di fronte ai cartelli che segnalano il porto turistico Marina 3B e il ristorante la Darsena, si possono notare una ventina di siringhe. Qualcuna ammucchiata una sull'altra, alcune gettate a terra, ma tutte senza ago: oggetto spesso tenuto da chi usa le droghe per poterlo riutilizzare, essendo l'elemento più costoso.
Si tratta dell'ennesima prova dell'attività dei tossicodipendenti che, probabilmente, usano quel punto del vecchio hotel Mogol per vendere o solo per consumare, senza minimamente curarsi di nascondere le prove. Le siringhe sono state gettate nei pressi di una grata che è tenuta legata da un filo di plastica facilmente slegabile, il che potrebbe simboleggiare una "porta chiusa".
Insomma le prove fanno sospettare che quel luogo sia una zona di "via vai" di gente che, abitualmente, si ritrova in quel punto per consumare sostanze stupefacenti. Il tutto a pochi passi dalle numerose macchine che ogni giorno attraversano quella strada. Ma le siringhe non sono l'unica traccia di degrado: poco più avanti, a ridosso del guardrail della strada, postazione spesso utilizzata da alcune prostitute che "animano" la notte del viale XXV Aprile, non si possono non notare sacchetti, fazzoletti, numerosi mozziconi di sigaretta, lattine e rifiuti vari.
In allegato alcune foto scattate dai collaboratori di Gazzetta della Spezia.it.