"Questo incarico è stato davvero speciale per me. Abbiamo investito sulla internalizzazione delle lavorazioni, unico modo per preservare il ruolo strategico che l'Arsenale riveste per la Marina". Con queste parole il contrammiraglio Stefano Corona, 52esimo direttore dell'Arsenale in carica da due anni, inizia il passaggio di consegne che porterà il contrammiraglio Andrea Benedetti, proveniente dalla Direzione Generale degli Armamenti Navali (NAVARM) con sede a Roma, alla direzione dell'Arsenale. Il contrammiraglio Corona ricorda che l'Arsenale spezzino è stato il primo ad aver posato una FREMM, come ad esempio l'ingresso di nave Bergamini nel bacino. Tutto questo si è svolto nel piazzale di calata Chiodo, nei pressi del ponte girevole dell'Arsenale.
"Contagiati dall'entusiasmo dell'assessore all'ambiente della Spezia - prosegue il contrammiraglio Corona - ci siamo impegnati affinché l'Arsenale si adeguasse ai nuovi standard ambientali e per la raccolta differenziata prefissandoci una riduzione dell'indifferenziato del 50%. Negli ultimi mesi sono state varate due navi dal magazzino 61 dell'Arsenale, pensate che l'ultimo varo di unità risale al 1923. L'Arsenale ha personale con capacità ed attitudini preziose (conta 750 dipendenti civili e 70 militari ed è uno dei principali stabilimenti di lavoro della Marina Militare) che purtroppo sta scomparendo, noi ce l'abbiamo messa tutta per porre in essere un'inversione di tendenza e vedremo come andrà a finire".
L'ormai ex direttore dell'Arsenale si dichiara rammaricato per non aver avuto tempo di completare alcuni progetti: ad esempio il concerto in bacino, la risistemazione di alcune strutture per consentire le manutenzioni sui sommergibili ed un progetto con alcune aziende per la ricostruzione della Gronda di Genova (tutto ciò prima dei fatti legati al crollo di ponte Morandi) "Non ho trovato alcun nemico contro cui combattere per rimanere, quindi alla fine me ne sono fatto una ragione - afferma con un sorriso il contrammiraglio Stefano Corona - o vogliono farmi fare carriera, consentendomi di essere piu veloce dei miei errori, oppure abbiamo fatto talmente tanto in poco tempo che hanno ritenuto concluso il nostro compito in anticipo".