Giovanni Battista Acerbi è stato un partigiano, tra i primi ad entrare alla Spezia, a fianco del Comandante Franco Coni, prima in “Giustizia e Libertà”, poi nella Brigata “Matteotti” e infine nella Compagnia “Arditi”. Fu poi in più legistralure Consigliere comunale alla Spezia e sedette anche nell'Assemblea regionale. Sempre in Regione ricoprì anche il ruolo di Assessore.
"Vorrei esprimere a nome mio e di tutta la Città della Spezia il più profondo cordoglio per la scomparsa di Giovanni Battista “Tino” Acerbi – dichiara il Sindaco Pierluigi Peracchini – Una figura cristallina del laicato cattolico, impegnato nelle istituzioni pubbliche. Fu consigliere comunale alla Spezia per la Democrazia Cristiana a metà degli anni ’60 e poi negli anni’80, quindi consigliere regionale ed assessore dalla prima legislatura regionale nel 1970 fino al 1990. Alla famiglia giungano le più sentite condoglianze".
IL RICORDO DI VIMAL CARLO GABBIANI - Presidente Associazione Nautilus, nipote di Giovanni Battista Acerbi
Domenica mattina è scomparso Tino Acerbi. Classe 1924, figura di primo piano della vita pubblica della nostra provincia per decenni - prima nel Consiglio Comunale spezzino e poi in Regione Liguria dal 1970 al 1990 sia come consigliere che come assessore sempre nelle file della DC - era largamente rispettato da tutti, avversari compresi. Galantuomo di altri tempi, fu protagonista di una politica diversa rispetto a quella superficiale e aggressiva di oggi fatta di tweet e di insulti reciproci. L’ultima volta che lo vidi fu il mese scorso a Sesta Godano, il paese d’origine a cui era legatissimo e in cui amava trascorre le domeniche e le estati. Era presente il fratello, l’Arcivescovo Angelo Acerbi, ed era stato invitato anche il Vescovo diocesano L. E. Palletti che all’ultimo non era potuto intervenire perché impegnato nella giornata dei funerali solenni per le vittime della tragedia del Ponte Morandi. Mi disse di come ammirasse molto il riserbo e la gentilezza del Vescovo Palletti e di quanto fosse dispiaciuto nel vedere Genova in ginocchio. Passeggiammo brevemente nel frutteto e demmo un’occhiata alla sua biblioteca, dove aveva catalogato con il proprio sigillo moltissimi volumi. In questi piccoli gesti e nelle sue parole potei riconoscere tutto il suo orizzonte valoriale: l’amore per la propria terra, l'impegno civile, l’affetto per la famiglia, la fede cristiana. Passeggiando nell’orto della sua casa natia si percepiva chiaramente come ritrovasse una connessione con la sua giovinezza, con le sue radici che furono per lui sempre importantissime. E poi la passione per la storia e la letteratura, una curiosità intellettuale straordinaria che non lo ha mai abbandonato. Istinto naturale per la giustizia e grandezza di spirito, queste le sue qualità più belle che hanno guidato tutto il suo agire sia nella vita pubblica che in quella privata. Eroe della Resistenza, sempre in prima fila in battaglia dove a detta di tutti dimostrò un coraggio leonino, fu protagonista della difesa di Scogna da una rappresaglia dei tedeschi, riuscendo alla testa di un pugno di uomini a salvare le vite di molti civili. Era un uomo giusto, pronto a battersi vigorosamente per i valori in cui credeva rimanendo sempre rispettoso di tutti. Qualità che lo hanno reso un servitore delle Istituzioni esemplare e che sono così rare a trovarsi in chi oggi è protagonista della vita pubblica. Un senso dell’onore ed uno stile ispirato a valori alti che oggi mancano molto e di cui Tino Acerbi fu sempre un magnifico interprete.
IL RICORDO DEGLI EX SEGRETARI DC
Come ex segretari provinciali della Democrazia cristiana desideriamo ricordare con affetto Giovanni Battista Acerbi, per noi tutti Tino, scomparso ieri all'età di 94 anni. Desideriamo ricordare la sua limpida, coerente, appassionata testimonianza civile e politica, protrattasi in modo attivo per quasi mezzo secolo. Tino Acerbi, giovanissimo, era stato partigiano, e già da quell'esperienza, condotta sui monti della Val di Vara in nome della libertà, oltreché dagli insegnamenti familiari e dalla fede cristiana, aveva tratto il senso stesso della sua azione politica.
Una politica mai "urlata", mai costruita con l'ansia del successo ad ogni costo, mai volta ad umiliare qualcuno, bensì ad essere vissuta con autentico spirito di servizio.
Lo ricordiamo per tanti anni al fianco di Pietro Zoppi nel recupero e nell'aggiornamento dei valori di Sturzo e di De Gasperi. Ma lo ricordiamo anche nel lungo impegno amministrativo e legislativo, nel consiglio comunale del capoluogo e soprattutto per vent'anni nella Regione Liguria: non è retorico affermare che egli contribuì a fondarla, militando per quattro legislatura come consigliere della DC ed in sei giunte diverse come assessore.
Non rieletto, si ritirò in punta di piedi, sempre però restando punto di riferimento per gli amici di sempre e per i cittadini che in lui riconoscevano una persona specchiata e sincera.
Possiamo dire, crediamo a nome di tutti i dirigenti, di tutti gli iscritti e di tutti gli elettori che hanno creduto nella Democrazia cristiana alla Spezia e in Liguria che il ricordo di Tino Acerbi continuerà a rappresentare non solo la nostalgia per un tempo passato oggi profondamente cambiato, ma anche un modello di azione politica che prima o poi, ne siamo sicuri, dovrà tornare ad essere attuale.
Alla famiglia desideriamo porgere in questa triste circostanza le nostre più sentite condoglianze.
Egidio Banti
Giancarlo Borza
Agostino Dellepiane
Pier Emanuele Macchiavelli
Enzo Mazzini