Si potrebbe riassumere con un sardonico “Ve l’avevamo detto” il commento dei consiglieri Federica Pecunia, Massimo Lombardi, Guido Melley e Paolo Manfredini in merito all’organizzazione e realizzazione dell’Estate Spezzina. Un flop preannunciato, a detta dei consiglieri, proprio dal bando di assegnazione licenziato in ritardo, ma le critiche giungono fino ai banchi dell’amministrazione che non ha, secondo l'opposizione, una visione sul futuro della città.
“Siamo rammaricati ma ve l’avevamo detto - esordisce il consigliere Guido Melley - Era partito tutto in ritardo e con fatica. L’amministrazione comunale ha stanziato circa 140mila euro per organizzare una serie di eventi a carattere attrattivo per spezzini e turisti. È stato fatto tutto fuori tempo massimo con un bando non chiaro, con degli indirizzi di politica culturale non chiari ed una procedura aggiudicata al ribasso. È mancata totalmente la programmazione, sono stati messi insieme degli spettacoli senza una direzione artistica con prezzi molto alti, se un’amministrazione mette dei soldi è troppo facile che il soggetto aggiudicatario faccia pagare gli spettacoli".
"L’Estate Spezzina non ha nulla a che vedere con Gianna Nannini - prosegue il consigliere Melley - L’assessore Asti ha detto che in piazza Mentana ci saranno 2000 persone, plausibile se ci fosse un concerto, ma in realtà si tratta di una premiazione. Per non parlare del piano di comunicazione, chiederemo dati e riscontri perché i soldi sono stati destinati a quello scopo, il flop è dovuto anche alla mancata reclamizzazione degli eventi, basti pensare che non c’è stata nessuna cartellonistica in città. A carico del soggetto gestore erano previste le attività di sicurezza, ci viene il dubbio che una parte di queste cose siano rimaste in carico alle strutture tecniche del Comune e questo devia dalle regole del bando".
Il consigliere di LeAli a Spezia si sofferma in particolare sulla Pinetina: "La Pinetina è stata messa all’interno del bando e questa società di Pisa ha fatto una procedura di affidamento delle attività in loco quantomeno discutibile. La Pinetina è risultato un luogo triste, con pochissima gente e pochissime iniziative. Ci viene da fare una proposta, perché non immaginare che per i prossimi anni si individui, tramite gara, qualcuno a cui affidare per almeno due o tre anni l’Estate Spezzina?”.
Anche la consigliera del Partito Democratico Federica Pecunia sottolinea come il ritardo nella presentazione del bando abbia creato diversi problemi ed in particolare si sofferma sulla questione turismo e cultura: “Il Dialma Ruggiero è chiuso da un mese e mezzo. Vederlo chiuso è un’incognita grande e spaventosa. Come si sta gestendo il mondo della cultura in città? La giunta Peracchini ha fatto bandiera di voler attuare grande cambiamento nel decoro, sicurezza ed anche nell’intrattenimento , ci vuole concertazione con attività commerciali e con la gente che abita il centro. È l’amministrazione che deve avere un ruolo non meramente di controllo ma di programmazione condivisa. Nell’insieme l’Estate Spezzina non è stata solo un flop, ma è lo specchio di come questa amministrazione sta guidando la città, senza una visione”.
“Sono stati fatti degli eventi fallimentari - afferma il consigliere Massimo Lombardi - giusto ora c’è qualche iniziativa nella fase in cui il tempo però ci ha abbandonato. C’era tristezza nelle vie del centro ed il deserto nelle periferie, invece in passato l’estate spezzina ha toccato anche quelle zone. Chi è venuto dalle città limitrofe è fuggito immediatamente verso altre destinazioni e comuni che stanno provando invece a rifare qualcosa. Ci vorrebbe un po’ di onestà da parte di chi ha dato questo affidamento nel fare una valutazione che non può essere altro che una bocciatura. Gli spezzini credo abbiano dato una valutazione negativa di questa estate”.
A prendere la rincorsa, temporalmente parlando, è il consigliere Paolo Manfredini che ritorna ai tempi in cui sulla torta spegneva 18 candeline: “Hanno trovato spazio in questa estate spezzina gruppi importanti che hanno conosciuto il loro apice circa 40 anni fa. È come se nel 1976, quando io avevo 18 anni, ci avessero proposto il Trio Lescano, Achille Togliani magari presentati da Nunzio Filogamo, insomma una proposta culturale non proprio al passo coi tempi, che guarda molto all’indietro. Spezia ha tutte le carte in regola per affacciarsi sul proscenio anche dello sviluppo economico in maniera significativa. Abbiamo delle opportunità in termini di aree attrattive che possono determinare un passaggio ma questo deve essere accompagnato con un’offerta culturale che renda la città attrattiva ed accogliente”.
Il consigliere Guido Melley si pone anche un’altra domanda, che riguarda un annunciato “Festival delle competenze”: “A metà luglio si è discussa una delibera di variazione del bilancio in consiglio comunale. Compaiono 15mila euro destinati ad un Festival delle competenze che si sarebbe dovuto tenere a settembre, che fine ha fatto?”.