Esattamente un anno fa rilevavo che il bollettino degli incidenti nella "Napoleonica" accresce ininterrottamente, con impedimenti alla viabilità (anche di ore) quando va bene, con feriti e/o morti quando va male e che tutto rimane come prima, dopo le solite recriminazioni. Inoltre, affermavo che è criminale sostenere che la "Napoleonica" possiede le caratteristiche per garantire il deflusso della popolazione e l’accesso ai mezzi di soccorso nel caso di incidente al rigassificatore di Panigaglia.
Quindi, dopo l'ennesimo incidente mortale, ben venga il tutor prospettato dall'assessore Kristopher Casati e condiviso dal presidente della Provincia Giorgio Cozzani, a dimostrazione che la "Napoleonica" non riguarda solo il Comune di Portovenere. Il tutor però potrebbe risolvere solo gli incidenti dovuti all'alta velocità, non cosa potrebbe accadere nel nefasto caso di un incidente al rigassificatore, che, ricordiamolo, è collocato in un sito non idoneo, non è distante dai centri abitati e non è a debita distanza dagli impianti industriali e militari. Ma di ciò non ne parla più nessuno, né la popolazione lì residente, obnubilata dal bonus carburante -al riguardo ricordo che il Consiglio Comunale della Spezia deliberò che "il consenso delle comunità locali non può essere ottenuto con contropartite economiche e/o occupazionali"-, né gli immarcescibili "ambientalisti" locali, sempre pronti a stigmatizzare chi taglia pini pericolanti e pericolosi.
E la dismissione del Rigassificatore, che era prevista per il 2013, con la conseguente riconversione della baia di Panigaglia ad usi turistici ed integrati? Nel dimenticatoio: difatti, c'è chi lavora affinché il rigassificatore diventi un distributore, con via vai di camion e, nella migliore delle ipotesi, di chiatte. Pertanto faccio un appello: essendo lo stabilimento a rischio di incidente rilevante, che qualcuno informi, sia la Prefettura, sia quei giornalisti che esaltano il miserrimo spot delle esercitazioni, ma criticano la viabilità e commiserano i morti, che la "Napoleonica" degli incidenti è la stessa strada prevista dal Piano d’Emergenza Esterna (Direttiva Seveso) per l'evacuazione e per i soccorsi.
Flavio Cavallini