La notizia risale a qualche giorno fa (leggi QUI), ovvero le dimissioni del Consiglio Direttivo del Comitato delle Borgate dopo la disfida remiera di quest’anno. Il Consiglio Direttivo è stato audito ieri pomeriggio dalla III° commissione per comprendere le ragioni di questa scelta.
“Il Palio è governato da due entità diverse: da un lato il Comitato delle Borgate, dall’altro c’è la Lega Canotaggio ed è l’organo tecnico - è Francesca Micheli, vice presidente del Comitato, ad aprire le danze ed a spiegare cosa c’è dietro il Palio del Golfo - Da qualche anno la maggior parte delle Borgate lamentano problemi interni di tempi, strutture e mancanza di volontari e in questi anni c’è stato un picco di miglioramento atletico notevole. Abbiamo quindi pensato di fare una proposta di intervento sul nostro regolamento per alleggerire il carico sulle Borgate e ridistribuire le forze atletiche tra le stesse".
"Quando abbiamo presentato la cosa sono nati diversi malumori - prosegue Francesca Micheli - Da questo abbiamo capito che forse non abbiamo più quel consenso incondizionato che ci permette di andare avanti”.
I problemi toccano anche il versante economico, a spiegarlo è Massimo Gianello, il presidente del Comitato: “Quest’anno l’aggravante è legata anche ad altre situazioni trasversali che portano a problemi economici. A novembre ci siamo visti a Genova in Regione e il finanziamento previsto era di circa 40mila euro, ma ad oggi non sappiamo se riceveremo 1 euro o 40mila euro. L’anno scorso abbiamo speso 13mila euro per la sicurezza, invece quest’anno ci siamo trovati una spesa per la sicurezza e safety di circa 42mila euro, in questo modo chiudere i bilanci in pari è difficile”.
Ma quali sono le proposte di modifica che hanno suscitato tanto clamore? In primis, per “riequilibrare” gli equipaggi di ogni barca non dovrebbe avere più di 5 pali vinti (inteso come vogatori che hanno vinto precedenti edizioni della manifestazione, ogni imbarcazione deve contare massimo 5 pali), altra proposta quella di allargare il punteggio per l’assegnazione delle corsie anche alle gare prepalio femminili e junior.
Proposte che trovano il sostegno del commissario Paolo Manfredini: “Il Comitato deve rendere il Palio una vera gara, se c’è uno strapotere di alcune Borgate rispetto ad altre si svuota la carica agonistica. Le scelte che avete proposto sono condivisibili”.
A chiedere delucidazioni sul fronte economico è la commissaria Patrizia Saccone: “Quanto costa a bilancio un Palio? E su questi soldi, dove il Direttivo non prende emolumenti e ci sono diversi volontari, in che parte concorre il Comune, la Regione e le sponsorizzazioni?”
“Lo scorso anno intorno ai 250-300mila euro - risponde Massimo Gianello - ma non sono soldi finalizzati solo ai 10 giorni del Palio. Ci sono i 12 campi di gara (25 mila euro), i contributi alle Borgate (120-130 mila euro), le tribune (tra i 15 e i 18 mila euro), la gestione della segreteria, le affissioni (tra i 5 e 7 mila euro), la sicurezza (quest’anno 40mila, lo scorso anno 14mila euro), la cena delle Borgate” questo per quel che riguarda le voci più "pesanti".
“Ad esempio c’è la cifra legata al Villaggio del Palio che cambia ogni anno - afferma Francesca Micheli - Quest’anno con 25 giorni di Villaggio abbiamo speso 21mila euro tra spettacoli e service”. Un plauso all’assessore Kristopher Casati arriva da Francesca Micheli per il lavoro svolto, ed è proprio Casati che prende la parola in chiusura dei lavori: “Ad ottobre siamo andati in Regione con una delegazione presentando un progetto che prevedeva l’ambito sportivo ma anche un percorso culturale e turistico, insomma che toccava più ambiti. Per me è la manifestazione più importante di tutto il Comune e l’anno prossimo se non avrà la rilevanza che merita io non sarò più assessore al Palio del Golfo”.