A dire il vero, è un'operazione di routine ma è molto importante perché può determinare l'usura più o meno veloce della gomma e sicurezza in generale per il guidatore.
Da una recente indagine svolta da Oponeo.it, uno dei negozi online che si occupa della vendita di pneumatici online in Italia (il sito, si può visitare a questo indirizzo https://www.oponeo.it), sono sempre di più gli incidenti causati da una mancata manutenzione della moto e controllo dei pneumatici. Dare sempre per scontato che tutto funzioni nel migliore dei modi, non è sempre un comportamento da seguire. Durante il corso dell’anno, è bene controllare di persona o mediante il proprio meccanico di fiducia la messa a punto del proprio mezzo.
La pressione dei pneumatici della motocicletta
La prima domanda è 'qual è la pressione giusta per la moto?'. Ogni moto necessita di una pressione differente per ogni gomma, infatti sul libretto di istruzione e manutenzione sono sempre indicati quali sono le corrette pressioni di gonfiaggio della moto. Molti produttori fanno anche la distinzione se si porta un passeggero, perché in quei casi ci vuole una pressione maggiore.
In media, è sempre 2,2 bar per l'anteriore e 2,4 bar per la gomma posteriore. In caso di passeggeri, in genere si aggiunge allo pneumatico posteriore 0,1 bar ogni 20kg di carico supplementare.
Avere una pressione minore dello pneumatico significa avere un attrito maggiore a terra. Quindi la moto diventa 'pesante' da portare e si consuma più carburante. A pressione alta invece l'aderenza dello pneumatico diminuisce sensibilmente aumentando il rischio di cadute (e tutti i rischi simili ad avere un battistrada usurato).
Come controllare la pressione della moto? Il modo più efficiente è quello di utilizzare un manometro, cioè un indicatore di pressione che si collega direttamente alla valvola d'aria dello pneumatico. Se si è spesso in viaggio, è bene acquistare un manometro portatile insieme a una pompetta per gonfiare la ruota anche se non ci si trova nel proprio garage.
Per quanto riguarda la manutenzione a casa è bene avere a disposizione nel proprio garage un compressore con pistola dotata di manometro per avere sempre a pressione le gomme.
Da ricordare sempre che la pressione delle gomme va controllate spesso (circa ogni 15 giorni), e più frequentemente quanto più la gomma si usura. Poi la pressione va controllata a freddo (circa un'ora dopo aver utilizzato la moto o prima di utilizzarla). Se la gomma è ancora calda, l'aria all'interno è espansa quindi ha una pressione maggiore e la misurazione darà dei risultati errati.
Perché gonfiare le gomme con l'azoto puro
Negli ultimi anni si utilizza anche l'azoto puro per gonfiare gli pneumatici delle moto, un gas molto più efficiente rispetto alla classica aria compressa e ci sono tanti motivi. Una gomma gonfiata con aria, se supera il limite di pressione, in caso di urti forti potrebbe anche esplodere facendo perdere il controllo del mezzo. L'azoto invece non ha assolutamente il rischio di esplodere.
In secondo luogo l'azoto garantisce una tenuta di strada superiore, essendo decisamente più stabile rispetto all'aria compressa.
In ultima analisi l'azoto non tende a surriscaldarsi come l'aria compressa. Specialmente nei periodi estivi, girando la ruota genera calore nell'aria che quindi si espande, aumentando la pressione fino a 0,5 bar in più. L'azoto invece ha una resistenza maggiore e non si espande a queste temperature, rimanendo sempre sulla stessa pressione evitando pertanto consumi anomali di carburante durante il viaggio.