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La Luna illumina Schönberg: gli Astrofili Spezzini e il Conservatorio protagonisti del concerto “Pierrot Lunaire” In evidenza

di Anna Mori - Il concerto è oggi, sabato 12 aprile, alle ore 21.00 presso la Chiesa Evangelica Metodista. Su uno schermo gigante anche la diretta sulla Luna nel cielo spezzino ripresa dai telescopi dell'Osservatorio di Monte Viseggi.

Sabato 12 aprile 2025, la Chiesa Evangelica Metodista della Spezia si trasformerà in un palcoscenico di suggestioni musicali e celesti grazie al concerto “Pierrot Lunaire” di Arnold Schönberg, interpretato dal LabMusCont con la voce della spezzina Felicita Brusoni e la direzione del Maestro Andrea Nicoli. Il concerto tenuto dal Conservatorio "G. Puccini", sarà arricchito anche dal contributo speciale dell’Associazione Astrofili Spezzini, che per l’occasione trasmetterà in diretta la Luna piena dal Parco Scientifico di Monte Viseggi.

In sinergia con il Conservatorio “G. Puccini” e il Festival Schönberg, il team degli astrofili guiderà un collegamento video in tempo reale con il cielo sopra La Spezia, offrendo al pubblico la visione della Luna in alta definizione, ripresa attraverso i telescopi dell’osservatorio “Luciano Zannoni”. Questa finestra astronomica accompagnerà il pubblico lungo le inquietudini oniriche del Pierrot Lunaire, creando un perfetto dialogo tra musica e scienza, tra arte e universo.

"ILa serata è incentrata sulla figura di Arnold Schönberg, al quale quest'anno abbiamo dedicato un festival, questo è il concerto di chiusura. - spiega il Maestro Andrea Nicoli - Il programma del concerto comprende tre pezzi di Schönberg, uno per pianoforte, uno per pianoforte e violino, ma il cuore della serata sarà un brano molto famoso della produzione del Maestro, l'opera n. 21 'Pierrot Lunaire', che è stata composta nel 1912 su 21 poesie scritte da Albert Giraud, che sono state tradotte in tedesco. Le liriche sono tutte incentrate su Pierrot, una figura carica di emozioni e fantasia, assolutamente visionario, amante della Luna, ma anche lunatico. Per la prima volta l'autore utilizza la voce in una maniera inconsueta per l'epoca, una voce sia cantante, che recitante, una tecnica nuova che viene chiamata 'Sprechgesang', appunto cantato e parlato. Schönberg desiderava che le note venissero non solo cantate, ma anche recitate, quindi una via di mezzo su qualcosa che non era ancora stata definita all'epoca, ma era un'assoluta novità".

Il Maestro Nicoli, docente di composizione al Conservatorio, vuole sottolineare che, insieme al Direttore Giuseppe Bruno, hanno pensato che potesse essere significativo, per l'occasione, avere un ensemble formato da ex allievi , ormai tutti in carriera, come la cantante spezzina Felicita Brusoni che ormai vive in Svezia da molti anni e dove sta facendo una carriera professionale veramente straordinaria. ed ex insegnanti, che hanno già interpretato il Pierrot Lunaire con il Maestro Nicoli alcuni anni fa e che, nonostante la pensione, proseguono la loro carriera di musicisti. 

"Visto che il cuore della serata è proprio il "Pierrot Lunaire", e che questi giorni coincidono con il plenilunio, - prosegue il Maestro Nicoli - ho pensato che sarebbe stato eccezionale interessare gli Astrofili Spezzini per poter osservare, attraverso il loro telescopio, la Luna in diretta. Durante l'esecuzione, verranno proiettati anche otto filmati, cortometraggi realizzati dalla classe di Cinematografia di Ivan Corbucci dell'Accademia delle Belle Arti di Carrara. L'evento è sostenuto, oltre che dal Conservatorio, anche dalla Società dei Concerti. Un sentito ringraziamento alla Chiesa Metodista e agli Astrofili Spezzini" conclude Nicoli.

"Non è la prima volta che gli Astrofili Spezzini portano il cielo in città, - spiega il Presidente dell'Associazione Luigi Sannino - ma questa volta il nostro sguardo verso la Luna si intreccia con il simbolismo poetico e sonoro della composizione di Schönberg, in un evento che celebra la bellezza del sapere condiviso. Il progetto dimostra ancora una volta quanto l’osservatorio di Monte Viseggi non sia solo un luogo di ricerca scientifica, ma anche un punto di riferimento culturale e simbolico, capace di raccontare il cielo in modi sempre nuovi, anche attraverso le note di un capolavoro della musica del Novecento".

Foto di copertina: Silvia Musso

E' possibile scaricare la locandina dell'evento qui sotto.

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