In questi giorni il collaudo ufficiale dei lavori nel tratto focivo del corso d'acqua incriminato e, entro 4 mesi, l'avvio dell'intervento nell'argine crollato più verso monte, in via Marinella a ridosso dell'autostrada. Il tratto quindi più coinvolto nell'evento alluvionale del 1994 e il più importante per assicurare alla frazione la giusta tranquillità.
I lavori nel tratto focivo (di un costo di 735.000.00 €) sono stati consegnati in aprile 2017 ed ultimati nei primi mesi del 2018, il loro collaudo attuale darà la possibilità al Comune di chiedere l'erogazione dei finanziamenti regionali per l'ultimo tratto in via Marinella.
Il progetto riguarda il consolidamento definitivo del tratto d'argine crollato a seguito degli eventi del 2014 ed è stato finanziato dalla Regione con l'utilizzo di risorse non ancora liquidate di precedenti finanziamenti.
Al Comune di Sarzana furono assegnati tre finanziamenti per complessivi 1,5 milioni di euro e la somma non liquidata sui finanziamenti regionali - pari a 292.500.00 € - è stata messa a disposizione dell'amministrazione comunale per garantire la parziale copertura dei costi dell'intervento di ripristino del l'argine crollato.
Il Comune sta valutando la progettazione esecutiva ed a breve invierà il progetto alla stazione unica appaltante regionale per la gara di affidamento lavori.
Un tema importante anche per la riqualificazione della frazione perché la zona non più esondabile diventa appetibile per investimenti e sviluppo.
"La deperimetrazione totale avverrà quando anche la Toscana effettuerà la sua parte di interventi - spiega Giampedrone - ma con questi interventi che termineranno entro la primavera del 2019, due terzi delle aree al momento sottoposte a ristretti i vincoli, saranno declassate e semplificheranno l'avvio di quella riqualificazione di Marinella tanto auspicata. Il Sindaco sta lavorando insieme alla Regione per il piano spiagge e l'ex Colonia è appetibile e disponibile a investitori - ha concluso - prospettive aperte quindi ad una Marinella che ad oggi prospettive non ne ha. Un tema di sviluppo della piana di cui da tempo si parla, che in una zona ancora esondabile avrebbe molte più difficoltà. Sicurezza per gli abitanti quindi e nuove prospettive di sviluppo".