La conseguenza ovvia è che accrescono le necessità assistenziali nei confronti dei pazienti ricoverati e il fabbisogno di posti letto.
A questo però non corrispondono le dovute contromisure: più posti letto e più personale infermieristico.
Anzi chi dovrebbe avere la responsabilità del governo clinico di ASL5, il Direttore Sanitario, pare andare incredibilmente nella direzione opposta.
Viene infatti operato su Chirurgia Generale e Vascolare un taglio di 3 posti letto, che da 27 passano a 24, per assegnarli alla Ginecologia.
In questo modo vengono trasferiti, nella stessa corsia, pazienti con esigenze e patologie completamente differenti.
Alle pazienti ginecologiche viene dedicata una unità infermieristica prelevata dal suo reparto di competenza, la Ginecologia, appunto, e spostata in un ambiente che evidentemente non conosce, con tutto ciò che ne può conseguire dal punto di vista logistico e organizzativo.
Come se ciò non bastasse, almeno per l'estate, viene operato il taglio di una intera linea di infermieri chirurgici per coprire le esigenze di personale in altri reparti.
Già in numero fortemente ridotto, in Chirurgia, si troveranno con un'ulteriore unità in meno per turno, passando, per esempio, nel pomeriggio e nella notte da 3 a 2 infermieri che dovranno dunque occuparsi, a testa, di 12 pazienti con i relativi bisogni ed eventuali criticità.
È importante dunque chiedere, e lo faremo con una interrogazione in Consiglio Regionale, se tale rapporto risicato tra infermieri e pazienti, in un reparto a così alta complessità, rispetti i criteri di sicurezza e di appropriatezza clinica.
È inoltre fondamentale sapere se la Chirurgia Generale e Vascolare sia ritenuta strategica, in maniera effettiva, dalla direzione sanitaria di ASL5, o se invece sia soltanto buona per vantarsi dei successi del suo staff, eccellenza non solo a livello regionale ma addirittura europeo.
Ciò dal momento che se si volesse davvero puntare a valorizzare le indubbie professionalità di questo comparto, trattenendo sullo spezzino chirurghi del calibro di quelli che abbiamo, ASL5 dovrebbe investire di più e aumentare gli standard assistenziali e non destrutturare come sta facendo.
A nostro avviso oggi la direzione strategica dell'Azienda sanitaria spezzina, con le sue decisioni, non sta davvero lavorando per trattenere sul territorio le eccellenze mediche di cui è dotata ma, sembra quasi, per incentivarle ad andare altrove con un danno che sarebbe grave per tutta la sanità ligure.
Francesco Battistini
Consigliere Regionale
Rete a Sinistra/liberaMENTE Liguria