280 milioni di euro di investimenti sul territorio della Spezia di cui 170 milioni al 2023, saranno queste, e non solo, le ricadute annunciate sul territorio spezzino durante la conferenza stampa di oggi tenutasi nella sede di Confindustria alla Spezia.
“Ci auguriamo che questi investimenti siano fatti sul nostro territorio per il tramite di imprese locali - ha sottolineato in apertura di conferenza stampa Cristiano Rao, vice presidente di Confindustria La Spezia - Sappiamo che nell’indotto le piccole imprese sanno reagire, si sanno proporre e sanno tirare potenzialità”.
Il caldo si fa sentire, d’altronde è il 10 luglio e sono le 15:00 del pomeriggio, anche il sindaco Pierluigi Peracchini lo nota: “15:00 del pomeriggio del 10 di luglio, solo gli industriali potevano partorire una cosa così. Questa è l’occasione per dare il benvenuto ad Iren nella nostra città, ad aprile siamo diventati soci - il sindaco si riferisce al processo di aggregazione di cui si è tanto discusso ma ci tiene a specificare - Abbiamo completato un’aggregazione che era stata decisa e che ha visto soffrire non solo il territorio in termini di investimenti ma anche tante imprese e tanti lavoratori per una vicenda che aveva coinvolto la società locale di pubblici servizi. Pochi giorni fa ci sono arrivati i primi dividendi”.
Iren è una società quotata in borsa con un fatturato di oltre 3 miliardi di euro. “A livello provinciale al 2018/2019 si tratterà di 40 milioni di investimenti insieme a tutte le altre iniziative previste dal Comune (progetto periferie 17 milioni, fondo strategico regionale 7,6 milioni e altre iniziative private) che nei prossimi mesi saranno deliberate - ha proseguito il sindaco - Ci auguriamo che la maggior parte delle nostre imprese sappiano cogliere queste opportunità”.
Guardando ad Iren nel suo complesso, si tratta di un gruppo che opera in un territorio di circa 7 milioni di abitanti (Piemonte, Liguria ed Emilia occidentale) e serve più o meno 3,5 milioni di persone.
“Nel nord-ovest siamo operatori leader ed unici con un portafoglio, sia per dimensione che per eterogeneità di attività sul territorio - ha dichiarato l’amministratore delegato del gruppo Iren Massimiliano Bianco - Nel 2014, in termini di margine operativo, avevamo poco più di 600 milioni di euro, oggi abbiamo 820 milioni di euro e anche l’utile netto, al 2014 pari a 70 milioni, ne 2017 si parla di 240 milioni - Massimiliano Bianco ci tiene a sottolineare come tutto questo sia di beneficio diretto per gli azionisti, tra cui anche La Spezia - Noi abbiamo una struttura mista con il 50% del nostro azionariato formato da 100 comuni, tra cui La Spezia e i comuni della provincia che sono entrati con una quota del 2%. Il nostro piano al 2022 ha un cumulato di circa 2 miliardi e mezzo - il che significa che Iren investirà su tutti i territori di riferimento circa 2,5 miliardi di euro - Un altro filone su cui stiamo lavorando è quello della mobilità elettrica. Ci siamo impegnati al 2019 per avere il 25% del nostro fabbisogno di mobilità soddisfatto da mobilità elettrica”. Il gruppo è storicamente l’operatore di riferimento per quel che riguarda Genova, in primis per acqua e gas ed oggi Iren ha allargato l’orizzonte con La Spezia, ampliando il personale di un 10% (700 persone sulla Spezia), il gruppo oggi conta circa 7100 persone. “La prospettiva d’investimento al 2033 è di quasi 300 milioni di euro, guardando al 2023 circa 170 milioni".
In conclusione l'intervento di Vito Gurrieri, responsabile approvigionamenti, logistica e servizi gruppo Iren: "Nel portale abbiamo attivato l'albo fornitori che è fondamentale perchè rappresenta la porta di accesso per qualunque operatore o potenziale fornitore per entrare in contatto con la galassia Iren. Invito le aziende che vogliono lavorare con Iren a qualificarsi. Ci vorranno due o tre orette di fitto scambio di e-mail e certificazioni ma è gratuito ed entrare nel nostro albo significa chance, poichè dall'albo attingiamo per tutte le esigenze".
