Nello stabilimento Fincantieri del Muggiano ieri sera è andato in scena il varo di nave Vulcano, lunga 193 metri e larga 27 metri, si tratta di un’unità navale ausiliaria per il supporto logistico (LSS - logistic support ship) che ha visto il suo sviluppo in tre differenti cantieri: il troncone di prora varato il 10 aprile 2017 nello stabilimento Fincantieri di Castellammare di Stabia, i due tronconi poppieri costruiti a Riva Trigoso e il varo definitivo di ieri sera avvenuto nel cantiere del Muggiano alla Spezia.
Una serata che si potrebbe definire di gala, alla presenza di autorità militari, politiche e civili, dal Ministro della Difesa Elisabetta Trenta all’amministratore delegato di Fincantieri Giuseppe Bono, dal capo di stato maggiore della Marina Valter Girardelli al capo di stato maggiore della Difesa Claudio Graziano.
Il primo a prendere la parola per “aprire le danze” è Roberto Vignali (Rsu): “I lavoratori di questo cantiere sono fieri di aver costruito questa nave. Fincantieri rappresenta quel mondo del lavoro che unisce e rende tutti gli uomini solidali, dove xenofobia e razzismo fanno poca strada. Questi uomini e queste donne hanno contribuito a costruire queste navi della Marina che oggi salvano vite umane e soccorrono uomini, donne e bambini in fuga dalla guerra e dalla povertà estrema. Questo è un cantiere che è ripartito dopo anni di cassa integrazione, ricordiamo i sacrifici anche economici che negli anni della grande crisi i lavoratori hanno dovuto affrontare, ma tali sacrifici hanno avuto un prezzo, oggi le maestranze sono quasi dimezzate rispetto a quelle degli anni pre-crisi. A nostro avviso bisogna ammodernare e potenziare i mezzi di costruzione, è giunto il momento di assumere in cantiere una nuova generazione di lavoratori ed assumersi l’onere di formare tali lavoratori”.
“Questa è la prima della navi che fanno riferimento alla Legge Navale - ha affermato l’amministratore delegato di Fincantieri Giuseppe Bono - Abbiamo firmato il contratto nel 2015, tre anni dopo la variamo e l’anno venturo la consegnamo, credo non esista al mondo nessuno che in tre anni riesce a fare quello che stiamo presentando di fronte ai vostri occhi. Queste navi sono il frutto del connubio perfetto tra noi e la forza armata. Il Ministro della Difesa si è detta pronta ad avanzare la proposta di candidatura al Premio Nobel per la Pace della Marina Militare italiana, noi siamo al suo fianco come credo tutto il popolo italiano. Abbiamo nel portafoglio 100 navi da costruire nei prossimi 5 anni”.
“Qui ha preso corpo un altro gioiello della cantieristica navale nazionale che entrerà a far parte della squadra navale - ha affermato il Ministro della Difesa Elisabetta Trenta - Un caro saluto alla madrina di questa nave Maria Teresa Piras, consorte del compianto Tenente di Vascello Emilio Attramini, vittima dell’incidente del Vega 10 sul Monte Serra il 3 marzo 1977. Nave Vulcano è simbolo di innovazione, sviluppo tecnologico ed altissima competenza. Cantieri come questo costituiscono un pezzo della nostra storia ma anche un tassello fondamentale del futuro della difesa del paese”.