Il Nucleo Sommozzatori della Polizia di Stato ha festeggiato oggi, 8 giugno, l'anniversario dei 60 anni dalla fondazione.
La giornata è iniziata ancor prima dei festeggiamenti veri e propri a Villa Marigola: questa mattina infatti, la giornata celebrativa è stata aperta dalla commemorazione ai caduti della Polizia di Stato attraverso una breve cerimonia alla base navale “Rosario Sanarico”, con la posa in acqua di una corona. Una figura, quella di Sasà, che per tutta la celebrazione è rimasta protagonista, con frequenti richiami al suo lavoro e alla sua persona.
Presenti le autorità politiche, civili e militari della città e il Capo della Polizia- direttore generale della Pubblica Sicurezza, Franco Gabrielli, che, accolto dal sindaco Leonardo Paoletti di Lerici e da Matteo Cozzani sindaco di Porto Venere, ha spiegato: "60 anni di storia di un corpo sommerso, poco incline agli onori di cronaca e alla ribalta, ma non per questo meno importante, siamo orgogliosi di festeggiare questi 60 anni qui alla Spezia".
Da Gabrielli anche un riferimento alla situazione nazionale: "Noi svolgiamo la nostra attività nel rispetto della legge seguendo le linee del nostro Ministro, continuando a fare il nostro lavoro laddove bisogna intervenire, anche sui temi dell'accoglienza, dove è opportuno prestare attenzione senza fare di ogni erba un fascio. Noi operiamo nel rispetto della legge".
La mattinata è proseguita con interventi di numerosi esperti e personalità attive nel settore, che da vicino conoscono la fatica, il ruolo e la preparazione degli uomini e delle donne che scelgono questa Specialità come mestiere e come passione, ha infatti spiegato il Direttore del Servizio Reparti Speciali, Benedetto Sanna: "Si tratta di un lavoro svolto in un ambiente affascinante e misterioso e per farlo è necessario coraggio e la voglia di sfidare la potenza della natura".
Per ripercorrere la storia del Cnes, nato sessanta anni fa, quando dieci Guardie di Pubblica Sicurezza venivano avviate al primo corso tenuto nell’allora Maricensubin, oggi Comsubin, del Varigano, sono stati proiettate immagini e video, come il documentario realizzato da Stefano Rinaldi, o la mostra fotografica allestita per l'occasione.
Insieme alla Spezia oggi festeggiano anche le sezioni distaccate di Bari, Napoli, Olbia, Palermo e Venezia, dove ogni giorno sono al lavoro uomini e donne per assicurare l’immediato intervento su tutte le acque territoriali, sia marine che lacustri e fluviali: a questo proposito si ricorda l'intervento durante l'alluvione di Firenze del 1966; il naufragio della Concordia all'Isola del Giglio; il lavoro quotidiano per il recupero di resti sommersi sia archeologici che implicati in reati e molto altro ancora; non solo attività per la pubblica sicurezza, dunque, ma lavoro altamente specializzato sotto il profilo scientifico, tecnico e fisico, dove numerose altre specialità vanno ad incontrarsi, come le unità cinofile o il personale aereo: "Il loro cielo inizia dove il nostro finisce, come recita il motto, ma questo non impedisce loro di stare vicino alla gente e ai cittadini", ha ricordato Gabrielli.
I sommozzatori della Polizia di Stato- come ricordato oggi dai numerosi interventi, a partire da quello della biologa marina Monica Andrenacci: "effettuano indagini e rilievi sottomarini per conto dell’Autorità Giudiziaria e in conseguenza di perizie subacquee volte alla ricerca e al rinvenimento dei corpi di reato abbandonati in acqua; recuperano annegati sul fondo; salvano persone in occasione di allagamenti, straripamenti e alluvioni; intervengono nella rimozione di ostacoli in immersione e nella demolizione di relitti immersi, nella messa in opera di corpi morti, ancoraggio di boe e ormeggi. Eseguono prospezioni subacquee volte alla localizzazione e rilevamento di siti archeologici e di materiale di interesse storico; prestano assistenza in occasione di esperimenti scientifici in collaborazione con gli istituti di ricerca per lavori di interesse nazionale, di ricerche scientifiche e monitoraggi ambientali per la salvaguardia dell’inquinamento marino, lacustre e fluviale; svolgono attività di prevenzione e sicurezza subacquea relativa a obiettivi a rischio di attentati terroristici; prestano assistenza in occasione di manifestazioni sportive attinenti la nautica e la subacquea".
A dimostrazione del duro lavoro di addestramento e allenamento, ha parlato il Capo del Nucleo Sommozzatori, Federico Angelini, che ha commentato le immagini di alcune esercitazioni, spiegando come dietro ad ogni operazione ci sia una preparazione fisica e mentale indispensabile.
"Sessant'anni e migliaia di ore di immersione- ha spiegato la direttrice del CNeS Bianca Venezia- Un impegno quotidiano contraddistinto da un forte spirito di lavoro di squadra".
Durante l’evento, che è stato moderato dalla giornalista Donatella Bianchi, è stato anche proiettato un video messaggio dell’atleta velico Andrea Stella, che si batte per un oceano senza barriere, come ricordato dalla stessa Bianchi: "Oggi è anche la giornata mondiale dell'Oceano: è bello festeggiare insieme i nostri Angeli del Blu, in un momento storico dove questioni ambientali, etiche e di sicurezza di incontrano".
Infine, un premio speciale a Giovanni Masiello, sommozzatore in pensione, con oltre 40 anni di attività sulle spalle e che ha operato durante l'alluvione toscana del 1966, ha contribuito al recupero di 3 tre corpi in un caso legato alla Banda delle Magliana nel lago di Guidonia e ha effettuato servizi per garantire la sicurezza in grandi summit come il primo G7 italiano a Venezia.