Sono passati 25 anni da quando all'1.04 della notte tra il 26 e 27 maggio 1993, una violenta esplosione ha spezzato vite ed equilibri nel cuore di Firenze.
Via dei Georgofili è diventata scenario infernale nel quale centinaia di chili di tritolo hanno lasciato una profonda ferita, ancora oggi cicatrice ingiusta e inaccettabile.
Ricordiamo i coniugi Fabrizio e Angela, le loro figlie Caterina e Nadia, e nella nostra piccola comunità vogliamo menzionare Dario Capolicchio, giovane studente di origini palermitane, trasferitosi da Sarzana a Firenze per completare i suoi studi artistici, e che amava profondamente la nostra città.
A lui Sarzana ha voluto dedicare una piazza, di cui l'Associazione Libera si prende cura con il sostegno degli studenti.
A queste persone e ai loro familiari, la cui vita è ancora sospesa nel dolore e nel tempo infinito di uno Stato che ancora oggi non ha fatto completa chiarezza sulla vicenda, va il nostro pensiero.
Paolo Mione e i suoi sostenitori non vogliono dimenticare, e rinnovano con forza l'auspicio che venga fatta giustizia per le vittime di tutte le stragi di stato.