Infatti dal 1° gennaio 2018 la norma prevede due importanti tutele per i professionisti: anzitutto il diritto ad un compenso equo nei rapporti con clienti “forti” quali banche, assicurazioni, grandi imprese e pubblica amministrazione, ossia proporzionato alla qualità e alla quantità del lavoro svolto e conforme ai parametri ministeriali vigenti e la nullità delle clausole vessatorie anche se frutto di una trattativa tra le parti, a fronte della validità dell’impianto contrattuale nel suo complesso.
Viene inoltre introdotto l’innalzamento dei termini per la revisione del compenso che passa da due a tre anni e l’imprescrittibilità per l’annullamento delle clausole vessatorie.
L'incontro largamente partecipato ha posto l'attenzione su questo primo passo volto ad un percorso in favore della committenza che potrà vedersi fornire prestazioni professionali sempre di maggior qualità con trattamenti competitivi.