E' stato firmato oggi e sarà operativo dal 1° agosto l'accordo tra il Comune della Spezia e Airbnb, il principale operatore online di prenotazione di soggiorni in strutture ricettive extra-alberghiere, per la riscossione ed il versamento della tassa di soggiorno. Lo scopo dell'accordo, frutto di una lunga trattativa, è duplice: da un lato semplificare le procedure sia per i proprietari delle strutture che per i clienti, dall'altro ridurre l'evasione fiscale e l'abusivismo.
Il settore, infatti, con la crescita notevole della domanda registrata negli ultimi anni, è cresciuto in modo esponenziale e, in alcuni casi, anche in barba alle regole, danneggiando così chi lavora nella legalità e nel rispetto delle norme e danneggiando anche l'immagine stessa della città.
La Spezia è la seconda città della Liguria, dopo Genova, a stringere questo tipo di accordo con Airbnb, come sottolinea il sindaco Peracchini: "Siamo tra i primi comuni in Italia a fare un accordo con il portale, per premiare le strutture che operano nel rispetto delle regole e per semplificare loro le procedure.cIl settore del turismo sta crescendo e sta cambiando: dobbiamo sapere cogliere questi cambiamenti e rispondere alle richieste del mercato, per questo abbiamo deciso di sperimentare un sistema semplificato ed efficace di gestione dell’Imposta di soggiorno. Lo scopo è duplice: da un lato vogliamo favorire il turismo facendo in modo che vi sia meno burocrazia; dall'altro vogliamo fare emergere il sommerso e premiare chi lavora nel rspetto delle norme".
Alessandro Tommasi, Public Policy Manager Italia di Airbnb, responsabile delle relazioni con gli Enti pubblici, afferma: "Vogliamo supportare le amministrazioni, aiutandole soprattutto per quel che concerne la riscossione dell'imposta di soggiorno. La Liguria è fondamentale per il settore turistico italiano".
Un turismo che, in Liguria e alla Spezia, è in crescita e che guarda ad ulteriori mercati, come ribadisce il sindaco Peracchini: "E' importante ora catturare il mercato orientale. Il nostro è un territorio fantastico, oltre ad essere crocevia strategico per città molto amate dagli orientali, come Firenze e Pisa".
Come funzionerà
Per le prenotazioni effettuate dopo il 1° agosto 2018, gli ospiti vedranno una nuova voce di costo per l’imposta di soggiorno, che alla Spezia ammonta ad euro 2,50 a persona a notte, fino ad un massimo di 5 notti.
Airbnb procederà dunque automaticamente a riscuotere l’imposta di soggiorno per conto degli host al momento della prenotazione.
L’accordo prevede infatti che i prezzi degli alloggi visibili in piattaforma siano già comprensivi dell’imposta di soggiorno, e che questa venga versata direttamente all’Ente entro 15 giorni alla fine del mese. La nuova procedura rappresenta infine una semplificazione per i gestori e per i clienti e allo stesso tempo consente di combattere una parte di sommerso del settore che è in rapidissima espansione. In considerazione della continua evoluzione normativa della materia, e per verificarne efficacia e applicabilità, l’accordo rimarrà in vigore in via sperimentale per un anno.
I numeri della community di Airbnb alla Spezia
Oggi, sono circa 1.700 gli annunci di Airbnb alla Spezia (+60% rispetto all’anno precedente). Nel 2017, sono stati 74.200 (+43% rispetto l’anno precedente) gli ospiti che hanno soggiornato in città, per una durata media del soggiorno di 2,7 notti. Sempre nell’ultimo anno, l’host tipico spezzino ha condiviso la propria casa per 43 notti, per un ricavo di circa 4.900 euro.