Il 12 marzo scorso, una volante della Polizia di Stato è intervenuta per una richiesta in una via nella zona dei Colli, per una lite in famiglia. In strada c'era una ragazza cacciata di casa dal convivente, che durante una lite l'aveva sbattuta fuori, ubriaco.
La ragazza, una trentenne rumena, ha così iniziato a raccontare gli ultimi anni passati con il convivente, durante i quali ha dovuto subire continue vessazioni ed aggressioni psicologiche.
Ricostruendo la vicenda, la Polizia ha potuto verificare che negli ultimi tre anni erano già intervenuti in quella casa, sempre per liti domestiche. In tutte le altre occasioni però la ragazza si era sempre rifiutata di denunciare, raccontando solo di qualche litigata.
A marzo invece la ragazza ha deciso di presentare una regolare denuncia, che ha permesso l'ordinanza di allontanamento dalla casa e il provvedimento di non luoghi frequentati dalla donna emessi a carico dell'uomo, connazionale della compagna, e che gli sono stati notificati. La ragazza ha anche raccontato di essere stata minacciata con una pistola, per questo i poliziotti hanno provveduto ad una perquisizione, che ha portato al rinvenimento di una pistola da da soft air; una torcia tattica con taser incorporato e un pugnale.