La presentazione dei 38 milioni di euro di investimenti sulla rete idrica provinciale previsti dal programma degli interventi 2018-19 dell’Ato Est, stamattina in Provincia, è stata anche l’occasione per l’esordio dei nuovi vertici di Acam Acque, freschi di nomina dopo la formalizzazione dell’aggregazione Acam-Iren la settimana scorsa: Alberto Zucchi (in quota Iren) e Paolo Messuri (candidato alle ultime amministrative nella lista “Giovanni Toti per Peracchini”), rispettivamente amministratore delegato e presidente della società.
“Si tratta di investimenti ambiziosi – ha commentato Zucchi, che in passato ha occupato diversi ruoli di responsabilità all’interno del gruppo Iren – Stiamo già valutando le prossime azioni, in modo da poter essere puntuali nella realizzazione. Ci avvarremo delle strutture tecniche di Ireti, in particolare riguardo alla progettazione e alla direzione dei lavori. In questo modo potremo constatare un livello del servizio sicuramente migliore. Il secondo obiettivo, ma non in ordine di importanza, è l’integrazione graduale di Acam nel gruppo Iren, per fare in modo che gli aspetti positivi del gruppo entrino in Acam, e viceversa”.
Ireti, controllata al 100 per cento dal gruppo Iren, coordinerà e integrerà le attività di Acam Acque. Sono 2,7 milioni le persone servite dalla società, spalmate in oltre 220 comuni, a cui Ireti vende circa 180 milioni di metri cubi d’acqua all’anno (per fare un raffronto, Spezia ne conta 17-18 milioni).
“Non a caso il settore idrico rappresenta l’ambito nel quale Iren concentra la maggior parte dei suoi investimenti”, ha spiegato il direttore della società Eugenio Bertolini.
“Considero l’aggregazione un fatto positivo per l’azienda, i lavoratori e tutto il territorio – ha aggiunto Paolo Messuri – Grazie ai correttivi dell’accordo voluti dal sindaco Pierluigi Peracchini Acam non ha perso la sua territorialità. Oggi iniziamo un nuovo percorso, credo in Iren perché ha dimostrato di essere una grande azienda”.
“Si è chiuso un percorso difficile, ma che ha portato a una risoluzione di un grosso problema a livello provinciale – gli ha fatto eco il presidente della Provincia Giorgio Cozzani – L’aggregazione porterà sicuramente una miglioria sul fronte degli investimenti, che riguarderanno tutto il territorio spezzino. Sono cifre elevate, 38 milioni di euro in due anni”.