Investimenti per un totale di 38 milioni di euro nel biennio 2018-19, superiori rispetto a quanto delineato nell’ultimo piano approvato da Acam, che prevedeva 7 milioni di euro di interventi per il 2018 e 8 spalmati sul 2019. Invece in seguito all’aggregazione dell’ex municipalizzata con la multiservizi Iren, formalizzata la settimana scorsa in via Picco, la somma per finanziare gli interventi sul servizio idrico integrato spezzino ammonterà a più del doppio: 18,5 milioni quest’anno e 19,5 il prossimo. Iren, infatti, tra le altre cose si è impegnata a mettere sul piatto maggiori risorse per migliorare la rete di distribuzione del servizio idrico della provincia: gli accordi parlano di 189 milioni di euro di investimenti promessi da qui al 2033.
Il programma di interventi relativi al biennio 2018-19, che dovrà essere approvato entro maggio, è stato presentato nel dettaglio questa mattina in Provincia. Tanto per contestualizzare, ad oggi Acam Acque gestisce il servizio idrico di 26 dei 32 comuni che fanno parte dell’Ato (Ambito territoriale ottimale) idrico est, pari al 97 per cento della popolazione della provincia della Spezia (220.143 abitanti al 31 settembre 2016). A cui va aggiunto il comune di Bolano, gestito da Ireti, del gruppo Iren. Sul territorio, inoltre, sono presenti anche i gestori Sviluppo Varese e Deiva Sviluppo, senza dimenticare la gestione autonoma dei comuni di Carro, Carrodano e Maissana.
VAL GRAVEGLIA AUTONOMA E UN NUOVO ACQUEDOTTO ALLA PALMARIA
“Nel piano è prevista una riduzione delle perdite degli acquedotti del 6 per cento ogni anno, è un obiettivo ambizioso”, spiega il dirigente della Provincia Marco Casarino. Senza tralasciare il risanamento di varie condotte ammalorate o insufficienti a Calice al Cornoviglio, Arcola e Levanto.
Tra gli interventi principali rientrano anche la posa di una condotta di circa 5 km per l’alimentazione autonoma della Val Graveglia, in modo da scollegarla dall’acquedotto della Spezia, un nuovo acquedotto alla Palmaria (500 mila euro di investimento) e l’aggiornamento e potenziamento delle reti di Sarbia e Marola (440 mila euro).
Al capitolo “qualità dell’acqua” un occhio di riguardo, stando al piano in via di approvazione, verrà riservato anche ai livelli di cromo, che non dovranno superare i nuovi limiti imposti a fine 2016 dal ministero della Salute. Ragion per cui a Bonassola e Monterosso verranno realizzati impianti di filtrazione per l’abbattimento del metallo presente nell’acqua destinata al consumo.
RISANAMENTO DEL LAGORA E NUOVE RETI FOGNARIE NEL LEVANTE
Verranno anche realizzate nuove reti fognarie nei quartieri costieri del Levante, a Fossamastra, al Canaletto, a Pagliari, a Muggiano, a Ruffino e a Pitelli, accompagnate da interventi per rimuovere gli scarichi irregolari nel Lagora (500 mila euro di investimento) e nel Golfo da via Crispi a passeggiata Morin. Gli impegni prevedono anche un aggiornamento della rete fognaria di Valdellora (620 mila euro).
A PORTO VENERE UN NUOVO DEPURATORE
Sul versante depuratori, invece, sono previsti rifacimenti e adeguamenti degli impianti di Tellaro, Riomaggiore, Monterosso e Vernazza, per migliorare la qualità delle acque marine, mentre nuovi impianti di depurazione verranno realizzati a Sesta Godano e Porto Venere (per 900 mila euro di investimento). Nella lista degli impegni, poi, rientrano anche la manutenzione straordinaria e il potenziamento dei depuratori di Follo e Stagnoni.
A Lerici, inoltre, il centro storico di Tellaro verrà collegato al depuratore di Camisano (420 mila euro), che verrà ulteriormente potenziato (350 mila euro).
CONTATORI INTELLIGENTI NEGLI EDIFICI PUBBLICI
Previsto, infine, un totale di 14 milioni di euro per la manutenzione straordinaria e la qualità tecnica della rete idrica (di cui 2 milioni per nuovi allacci a carico degli utenti). In questo capitolo rientra anche la sperimentazione di nuovi contatori intelligenti all’interno di edifici pubblici, con un continuo monitoraggio dei consumi.